mercoledì 13 settembre 2017
Polemiche per il ritardo delle disinfestazioni. Già 17 i casi accertati del virus trasmesso dalla zanzara tigre.
Blocco delle donazioni, a Roma scatta l'emergenza sangue
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Aumentano ancora i casi di Chikungunya nel Lazio. A Roma si va verso l’emergenza sangue (anzi una "maxi emergenza" come avverte il Centro Nazionale Sangue), dopo lo stop alla donazione per un milione 300mila romani, tutti gli abitanti della Asl Roma 2, per i casi di Chikungunya sul territorio.

«Sono 17 i casi accertati dal Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive (Seresmi), 6 a Roma – fa sapere la Regione Lazio –. Di questi 17, dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all’estero nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi».

Intanto scoppia la polemica sui ritardi della disinfestazione. «Siamo molto preoccupati per la situazione Chikungunya, il Comune di Roma proceda subito alle disinfestazioni – ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – È passato troppo tempo dalla prima richiesta di intervento da parte della Asl, che risale al 7 settembre». Nel pomeriggio, il Campidoglio fa sapere che la sindaca ha firmato l’ordinanza «per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre».

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