martedì 19 aprile 2016
Villaggi remoti appartenenti a 10 distretti vengono raggiunti da Cesvi grazie alle cliniche mobili: operatrici e operatori sanitari che, insieme ad un medico e un infermiere, trasportano sulle loro motociclette medicinali, zanzariere e materiali informativi sulla prevenzione della malaria che vengono distribuiti alla popolazione.
Myanmar: «Noi, infermiere in moto combattiamo la malaria»
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​Dal 2011 Cesvi ha avviato un progetto che ha come obiettivo la prevenzione e la cura della malaria nelle regioni di Mandalay, Shan State settentrionale e Kachin in Myanmar.  Villaggi remoti appartenenti a 10 distretti vengono raggiunti da Cesvi grazie alle cliniche mobili: operatrici e operatori sanitari che, insieme ad un medico e un infermiere, trasportano sulle loro motociclette medicinali, zanzariere e materiali informativi sulla prevenzione della malaria che vengono distribuiti alla popolazione. Grazie alle cliniche mobili, Cesvi raggiunge 1058 villaggi, fornendo assistenza sanitaria a circa 430.000 persone che vivono in zone remote, spesso molto difficili da raggiungere. “Il Myanmar sta cambiando. Le prime e timide riforme sono iniziate da qualche anno e adesso il Paese sembra pronto a lasciarsi alle spalle quasi 50 anni di regime militare. Nonostante i progressi, però, le sfide che dobbiamo affrontare per sconfiggere la malaria sono ancora tante. La strategia di Cesvi si basa su un approccio comunitario, il progetto supporta la formazione dei ‘Village Development Committees’. Questi Comitati selezionano i volontari all’interno dei villaggi: giovani tra i 20 e i 30 anni, che, dopo una formazione, assistono la popolazione individuando i casi sospetti di malaria che riceveranno assistenza dal medico Cesvi” ha spiegato Giangi Milesi, presidente Cesvi. «Mi chiamo Ha Thiyan, ho 31 anni e lavoro con Cesvi da marzo del 2015. Sono un’operatrice sanitaria e ogni giorno, con una moto, trasporto farmaci, materiali informativi, zanzariere. In altre parole, tutto il necessario per la prevenzione e la cura della malaria. Grazie alle cliniche mobili Cesvi raggiungo centinaia di villaggi, fornendo assistenza sanitaria a migliaia di persone. Amo fare questo lavoro, perché mi piace il contatto con le persone e sono felice di poter conoscere e aiutare gli altri».

Operatrici sanitarie di Cesvi in partenza con gli scooter da uno degli uffici dell’organizzazione nello Shan State, in Myanmar.

Al lavoro nel villaggio di Sint Inn, nel Distretto di Hsipaw, in Myanmar.

«Mi chiamo That That Wai, ho 28 anni e lavoro come operatrice sanitaria per il progetto di Cesvi per la prevenzione della malaria e della tubercolosi. Faccio questo lavoro da 5 anni e vivo con la mia famiglia a Sint Inn, un villaggio che sorge su un fiume, nel Distretto di Hsipaw. Cesvi arriva anche qui grazie alle cliniche mobili, operatrici e operatori sanitari che fanno la spola tra gli uffici Cesvi e le comunità remote per portare assistenza sanitaria alla popolazione. Il lavoro mi rende felice e orgogliosa di poter aiutare tutte le famiglie con le quali sono cresciuta».

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