sabato 4 luglio 2020
Salvini: le parole di Renzi sulla legge elettorale contano meno di zero. Meloni: non consentiremo che le mascherine diventino bavagli. Tajani: tre partiti differenti, ma sappiamo fare sintesi
La manifestazione del centrodestra a Piazza del Popolo

La manifestazione del centrodestra a Piazza del Popolo - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Palco azzurro, grande scritta Insieme per l'Italia del lavoro con banda bianco rosso e verde. E in tutta la piazza una enorme distesa di sedie distanziate, sono oltre 4mila, con su ognuna di loro una bandiera tricolore. Tanta gente a Piazza del Popolo – ma non c’è il pienone - per la manifestazione del centrodestra unito contro il governo Conte. Guardando il palco, sulla destra, all'imbocco di via del Corso, i tre gazebo, uno per ciascun partito della coalizione, dove è possibile firmare le singole petizioni avanzate dalle forze politiche.

«Per favore, per evitare polemiche, sedetevi e tra due minuti iniziamo». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, di fronte a una Piazza del Popolo piena solo per più di metà, con ampie zone di sedie vuote. Rispondendo a chi gli chiedeva se fosse disposto a «cogliere l'assist di Renzi sul maggioritario per la legge elettorale », ha replicato: «Le parole di Renzi per me e per gli italiani ormai contano men che zero». «Nella scuola mancano libertà e mezzì come diceva don Sturzo, ma in Italia manca anche un ministro dell'Istruzione - ha detto ancora il leader leghista -. L'Italia non ha un ministro della Scuola, la Azzolina non è in grado di fare il ministro. Dateci una mano a liberare la scuola italiana dalla Azzolina».

«Grazie per aver sfidato il caldo, l'ipotesi della pioggia, grazie per non essere andati al mare», ha esordito Giorgia Meloni nel suo intervento. La presidente di Fdi ha contrapposto «l'immagine, da una parte, di Villa Pamphilj e quella della piazza»: «Il governo più a sinistra della storia chiuso nella loro villa, perché loro sono il Palazzo e noi dall'altra parte in piazza in mezzo alla gente, perché noi siamo il popolo. Ed è per questo che facciamo paura. Diranno in piazza c'erano tutte queste persone sudate. Perché alle elite il sudore fa schifo. A noi no perché suda chi lavora». «Abbiamo dovuto contingentare gli inviti, ci mancava ci dovessero far pagare i biglietti - ha spiegato Meloni -. Curiosamente quando si manifesta contro il governo c'è rischio di contagio. Noi non consentiremo che le mascherine diventino bavagli. Non ci farete stare in silenzio, non ci fate paura. Loro vorrebbero che la democrazia si trasformasse in reality show. Ci hanno ammorbati con la serie Il decreto, poi La villa dei famosi, ora Chi l'ha visto? perché del documento con le proposte del governo non c'è traccia».

«Siamo tre partiti differenti – ha detto il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani - ma poi come dice il presidente Berlusconi sappiamo fare sintesi: loro stanno ancora cercando i candidati per le Regionali, i nostri già fanno campagna elettorale. E vogliamo vincere. La strada maestra sono le elezioni anticipate, e speriamo che ci mandino a votare». «Forza Italia e tutto il centrodestra ha anteposto il tricolore alle proprie bandiere di partiti, l'Italia agli interessi di parte – ha aggiunto il vicepresidente di Forza Italia -. Bisogna rivoluzionare la giustizia penale e civile: i processi lumaca ci costano il 2% di Pil. Siamo alternativi a loro, perché difendiamo sempre la libertà. Loro con la Cina, noi con i ragazzi di Hong Kong, noi con il popolo venezuelano, loro con il regime di Maduro. Dietro queste bandiere ci sono milioni di italiani che invocano libertà: sono anni che veniamo governati da chi non è eletto. Tutto è iniziato da una sentenza ai danni di Berlusconi cacciato dal Senato da un plotone di esecuzione. Ora vogliono far passare a Salvini lo stesso che ha passato Berlusconi».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: