lunedì 29 luglio 2013
​Circa 200 persone hanno organizzato un sit-in sotto l'appartamento dove vive l'ex ufficiale delle SS, condannato all'ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Nella notte striscioni, scritte d'auguri e svastiche sono apparsi per le strade di Roma.
La non-festa di Erich di Ferdinando Camon
COMMENTA E CONDIVIDI
Striscioni e scritte d'auguri con tanto di svastica sono apparse nella notte sui muri di Roma in occasione del centesimo compleanno di Erich Priebke, l'ex capitano delle SS condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione della rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Sotto i colpi delle SS morirono 335 persone. Priebke non ha mai pronunciato una parola di pentimento per il proprio passato.
 
Uno striscione è stato rinvenuto in via Boccea (quartiere Aurelio) a pochi metri dall'abitazione dell'ex Ss, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine. «Dio stamaledica i tuoi accusatori... Buon compleanno capitano Priebke» il testo dello striscione, firmato con la croce uncinata e la sigla della “Comunità Militante Tiburtina”. Un altro striscione, che suona quasi come una minaccia al presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici è stato affisso a piazza Augusto Imperatore, in pieno centro di Roma: «Pacifici...arrivaci tu a 100 anni!».Mentre la scritta “Auguri Priebke” e accanto una svastica sono comparsi stamani sul muro esterno della sede dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a Roma. «Le scritte inneggianti al criminale Erich Priebke e le svastiche apparse all'esterno della sede dell'Anpi nazionale a Roma, sono il solito vile atto di chi ancora non cede di fronte all'unica e sacrosanta verità della storia», si legge in un comunicato.Tensione davanti alla casa di PriebkeMomenti di tensione sotto l'appartamento dove Priebke sta scontando gli arresti domiciliari dove stanno manifestando. Tra i manifestanti numerosiv appartenenti alla Comunità ebraica di Roma. Momenti di tensione  si sono avuti all'arrivo dell'avvocato romano Paolo Giachini, proprietario dell'appartamento dove vive Priebke.È stato inoltre esposto uno striscione con scritti i nomi dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine e la frase: «Questi i nomi delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine. Di loro solo 75 erano ebrei. Italiani dove siete?. Intanto il criminale festeggia alla faccia di tutti noi». Qualcuno ha esposto anche una bandiera di Israele, mentre le forze dell'ordine hanno creato un cordone di sicurezza all'ingresso della palazzina.
 Il nazista mai pentito. Mai una parola di pentimento per il proprio passato, mai un'espressione di comprensione per le vittime o le loro famiglie: per cento anni anni Erich Priebke è rimasto fedele a se stesso, ed a quello che ha fatto. Cioè: aver partecipato al massacro delle Fosse Ardeatine, aver partecipato fin dai suoi inizi alla campagna di soppressione fisica degli oppositori politici del nazismo voluta da Adolf Hitler in Germania, averla proseguita in Italia fino al giorno stesso dell'arrivo degli americani a Roma il 4 giugno 1944.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: