sabato 29 agosto 2015
Prime riunioni in vista per la macchina organizzativa della Capitale dopo la nomina del prefetto Gabrielli al fianco del sindaco Marino in vista dell’Anno Santo sempre più vicino.
Ora è una corsa contro il tempo
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«Speriamo che possano essere scelte giuste e che permettano uno svolgimento del Giubileo sereno e proficuo»: è l’auspicio espresso dal segretario di Stato cardinale Pietro Parolin richiesto di un giudizio sulle scelte del governo, che ha affiancato al sindaco Marino (il cui rientro a Roma è annunciato per mercoledì 2 settembre) il prefetto di Roma Franco Gabrielli. A cento giorni dall’apertura della Porta Santa di San Pietro, l’8 dicembre, si mette dunque in moto la macchina organizzativa della capitale. In vista dell'attivazione della segreteria tecnica interistituzionale sul Giubileo, che sarà coordinata dalla Prefettura su indicazione del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il vicesindaco di Roma Marco Causi ha chiesto a Gabrielli di fissare un incontro preparatorio. Durante la riunione, fissata per lunedì pomeriggio, il Campidoglio presenterà la sua "squadra tecnica", la delegazione capitolina che parteciperà ai prossimi tavoli tecnici sull'organizzazione del Giubileo. L’équipe del Campidoglio sarà guidata dall'assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci, coordinatore per il Giubileo, e composta dal capo di gabinetto Luigi Fucito, dalla delegata del sindaco per la sicurezza Rossella Matarazzo, dal segretario generale Serafina Buarnè e dal comandante dei vigili Raffaele Clemente. Il ritorno sulla scena del sindaco Marino su questo punto cruciale per Roma è previsto per venerdì 4 settembre, quando parteciperà al tavolo interistituzionale con il governo. Marino in questi giorni viene dato in costante contatto con il prefetto Gabrielli. Piena fiducia nei confronti della città era stata  espressa da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione, incaricato da papa Francesco dell'organizzazione dell'Anno Santo straordinario: «Siamo fiduciosi. Credo che le sfide organizzative che sono oggettive – aveva dichiarato Fisichella – richiedono una regia in grado di avere una operatività immediata pur nel rispetto della legge e delle regole».

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