martedì 4 novembre 2014
​Il capo dello Stato nella giornata dell'Unità nazionale: si affermano «nuove e più aggressive forme di estremismo che rischiano di investire anche l'Europa».
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Si affermano "nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l'Europa, e l'Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all'Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare". Lo ha detto i presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha preso parte alla cerimonia di deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria in occasione della giornata dell'unità nazionale e delle forze armate. Il cielo, come di consueto, è stato solcato dalle Frecce Tricolore. A piazza Venezia sono presenti anche il premer Matteo Renzi, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco Ignazio Marino, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e rappresentanti delle forze armate. Questo il testo del messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviato in occasione della ricorrenza del 4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate:    "Questa mattina, in raccoglimento ai piedi del sacello del Milite Ignoto, renderò omaggio ai caduti di tutte le guerre e a coloro che, in questi anni, hanno perso la vita per la sicurezza e la pace. In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l'Europa, e l'Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all'Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare. È questa una nuova, grande sfida affidata alle Forze Armate italiane, in perfetta coerenza e sinergia con la Carta costituzionale e gli statuti delle Istituzioni di cui il nostro Paese è membro. L'Italia vuole quindi essere in grado di operare con sempre maggiore efficacia nel settore della sicurezza e della difesa, attraverso la leva moltiplicatrice dell'integrazione europea e delle organizzazioni internazionali. A questo fine, il Libro Bianco in elaborazione, di previsto completamento entro l'anno in corso, dovrà determinare un deciso cambio di rotta anche sul piano culturale e dell'innovazione e costituire valida premessa per l'avvio di un profondo processo di razionalizzazione e di integrazione dello strumento militare. Il sistema difesa potrà così adeguarsi compiutamente ai nuovi scenari e contribuire, a pieno titolo, al grande programma di riforme della pubblica amministrazione volto a realizzare uno Stato meno oneroso ma riordinato in modo da risultare capace di rispondere più efficacemente ai bisogni del cittadino.    L'Italia fa assoluto affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per l'affermazione della pace e della giustizia nel mondo, condizione essenziale per la libertà dalla guerra e la prosperità della nostra democrazia. Con questi sentimenti rivolgo a tutti voi, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Finanzieri, il mio caloroso saluto e il mio vivo apprezzamento per l'entusiasmo e il coraggio con cui assolvete i rischiosi compiti ai quali siete chiamati. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".   
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