giovedì 4 febbraio 2021
In occasione della Giornata per la vita, domenica 7 febbraio, la raccolta dei fondi per aiutare le mamme in difficoltà e i loro bambini sarà sul web, non con i banchetti sui sagrati, causa Covid
Un'immagine del Centro di aiuto alla vita Mangiagalli, a Milano

Un'immagine del Centro di aiuto alla vita Mangiagalli, a Milano - Avvenire collaboratori

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Il Cav Mangiagalli di Milano celebrerà anche quest’anno la Giornata nazionale per la vita vendendo le primule colorate, simbolo della vita nascente, la prossima domenica 7 febbraio. «Abbiamo introdotto una modifica nella modalità di vendita, a motivo dell’attuale emergenza sanitaria», spiega Soemia Sibillo, direttrice del Centro aiuto alla vita Mangiagalli dopo l’improvvisa morte della sua fondatrice Paola Bonzi avvenuta nell’agosto del 2019. «Per evitare assembramenti, interrompiamo la tradizione dei banchetti sui sagrati delle oltre 150 chiese della diocesi di Milano che nelle edizioni precedenti hanno ospitato le nostre primule e le vendiamo online. Le prenotazioni sono state aperte domenica scorsa e chi le acquisterà potrà chiederne la consegna a casa o ritirarle nel nostro centro di distribuzione e raccolta in via Valsugana 1».

Il ricavato sarà devoluto a sostegno delle mamme e dei bambini del primo centro di aiuto alla vita che è stato aperto all’interno di un ospedale, la clinica Mangiagalli di Milano. Inaugurato nel novembre 1984, portato avanti da decine di volontari che offrono assistenza alle donne e alle coppie in difficoltà a motivo di una gravidanza inattesa o indesiderata, ha fino ad oggi aiutato a venire al mondo quasi 24 mila bambini.

«Diamo supporto economico e pratico per tutta la durata della gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino», racconta ancora la direttrice. «E per chi lo desidera, offriamo anche un sostegno psico-pedagogico. Dal 2000 infatti siamo anche un consultorio familiare privato accreditato: Genitori oggi. Mettiamo a disposizione la professionalità di una ginecologa e di un’ostetrica, svolgiamo corsi preparto, per l’allattamento, corsi genitori e figli, corsi mamma e bimbo, individuali e di gruppo».

Paola Bonzi aveva elaborato un metodo specifico che adottava quando incontrava le mamme nei primi tre mesi di gravidanza: il counseling umanistico esistenziale basato sull’ascolto attivo. «Era convinta infatti – continua la direttrice Sibillo – che il modo migliore di aiutare una mamma che è incerta se portare avanti la sua gravidanza sia quello di farla sentire accolta e amata, perché questo le fa percepire che potrà essere capace a sua volta di accogliere anche lei la vita che sta portando dentro di sé. E noi continuiamo a seguire questo metodo».

Ogni giorno al magazzino di via Valsugana arrivano tra le ottanta e le cento mamme che ricevono la borsa della spesa e scelgono per le loro creature corredini, biberon, pannolini, passeggini e quanto gli occorre. «Da quando è scoppiata la pandemia abbiamo dovuto rivedere le procedure di consegna e introdurre le visite su appuntamento, ma non ci siamo mai fermati. E cerchiamo di continuare a curare l’atteggiamento di accoglienza nei confronti delle 1.800 mamme che seguiamo, attraverso modalità necessariamente meno calorose, ma non per questo meno affettuose».

Sabato, alla vigilia della 43sima Giornata nazionale per la vita, l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, celebrerà alle 13 la Messa nella cappella della clinica e visiterà i locali del Cav, al terzo piano Scala B della stessa. Sarà anche inaugurata la targa che la Fondazione Policlinico ha voluto apporre in Mangiagalli in memoria dell’indimenticata Paola Bonzi.




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