venerdì 2 luglio 2010
L'uomo, arrestato nella notte, ha confessato di aver aperto il fuoco ieri mattina davanti all'università. Nell'agguato è rimasta gravemente ferita Laura Salafia, studentessa di 34 anni.
COMMENTA E CONDIVIDI
Avrebbe confessato Andrea Rizzotti, l'uomo di 56 anni, incensurato, arrestato per la sparatoria davanti l'ex monastero dei benedettini in cui è rimasta ferita Laura Salafia, 34 anni, studentessa universitaria. L'uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità ma avrebbe detto di avere agito per legittima difesa e perchè stanco degli insulti subiti quotidianamente.Secondo la ricostruzione di Rizzotti, Maurizio Gravino (vero bersaglio del killer) che aveva avuto una relazione con una sua parente passava tutti i giorni davanti al distributore di carburanti insultandolo sempre allo stesso modo: mostrandogli il mignolo e l'indice a mò di 'cornà. Ieri l'episodio si sarebbe ripetuto. Rizzotti al culmine dell'ennesima lite avrebbe visto Gravino estrarre una pistola e avrebbe sparato diversi colpi perchè provocato e infuriato.L'uomo si era nascosto in una sua villetta al mare, ma saputo che la polizia era stata a casa sua per delle perquisizioni ha deciso di costituirsi, consegnandosi alla squadra mobile. Ieri mattina la sparatoria, in mezzo alla folla, dvanti all'ex monastero dei Benedettini di Catania, che ospita le facoltà di Lettere e Lingue straniere. Laura Salafia, 34 anni, era appena uscita dall'università con un'mica quando è stata centrata accidentalmente al collo da un proiettile vagante. Gravemente ferito anche Maurizio Gravino, vero bersaglio di Rizotti, ricoverato nell'ospedale Vittorio Emanuele con la prognosi riservata. Le sue condizioni sono definite stazionarie.Le condizioni di Laura sono stazionarie: un proiettile vagante l'ha colpita alla colonna vertebrale procurandole delle lesioni importanti alla seconda e alla terza vertebra cervicale. La donna è ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi con la prognosi riservata.La ragazza, prossima alla laurea, aveva finito di sostenere l'esame di spagnolo, ottenendo il voto massimo: 30 e lode. «i aveva chiamato al cellulare ed era contenta perchè era andato tutto bene - rivela sconvolto il suo fidanzato prima di entrare in ospedale - ma è rimasta in facoltà per assistere all'esame di un'amica». È stravolto, anche perchè la notizia della tragedia l'ha appresa per caso, sentendone parlare a qualcuno mentre era al lavoro.Per arrivare all'arresto del killer, gli uomini della squadra mobile della Questura di Catania  hanno interrogato diversi testimoni presenti in piazza Dante durante la sparatoria per ricostruire la dinamica dell'accaduto e tentare di risalire al sicario, e a eventuali suoi presunti complici. La polizia ha anche visionato le registrazioni effettuate da alcune telecamere di sicurezza di diversi esercizi commerciali della zona che sono state sequestrate subito dopo l'agguato.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: