giovedì 21 febbraio 2013
​Un fiume d'acqua si è riversato nella centrale via Etnea, trascinando auto e moto. Centinaia di chiamate ai vigili del fuoco, che sono intervenuti anche per soccorrere automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto. Il comune chiude le scuole e denuncia: dalla Protezione civile nessuna allerta.
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​Un violento nubifragio si è abbattuto su Catania verso le 18.30 di giovedì, provocando l'allagamento di strade, centinaia di richieste di aiuto alle forze dell'ordine e un disperso. Lo riferiscono i vigili del fuoco della città.L'allarme per una persona dispersa è scattato dopo che i vigili del fuoco hanno trovato vicino Villa Pacini uno stivale e un borsello con un codice fiscale. Stanno cercando di individuare l'identità del proprietario per tentare di rintracciarlo.  Carabinieri e vigili del fuoco hanno invece salvato un uomo che per evitare di essere travolto dall'acqua che saliva nella zona industriale si è riparato su una tettoia che è crollata. Soccorso è stato trasferito in ospedale per lesioni multiple. Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha firmato un'ordinanza dopo l'emergenza maltempo con cui viene disposta per venerdì la sospensione delle lezioni nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado. L'obiettivo èconsentire in via cautelativa ai tecnici comunali e ai responsabili delle strutture scolastiche di effettuare le opportune verifiche su eventuali danni causati dal violento nubrifagio abbattutosi nel pomeriggio nei centri pedemontani e nel capoluogo.Centinaia di chianate ai vigili del fuoco, che sono intervenuti anche per soccorrere automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto nel quartiere di San Giovanni Galermo e nei paesi di Mascalucia e Gravina di Catania. Il fiume d'acqua che si è riversato nella centrale via Etnea a Catania, trascinando auto e moto, è dovuto non soltanto al nubifragio sulla città, ma anche al deflusso dell'acqua caduta nei paesi alle pendici dell'Etna.Il violento nubifragio ha portato con sé anche polemiche. Dal Comune, dove febbrile è l'impegno per affrontare la nuova emergenza, viene lanciata l'accusa: nessun avviso di criticità ci era stato comunicato, viene spiegato. «Alla protezione civile comunale - dicono da Palazzo degli Elefanti - non era giunto dagli organi competenti della Protezione civile nazionale e regionale alcun bollettino di allerta meteo». La violenza dell'acqua ha portato persino l'aeroporto a una temporanea chiusura: quattro voli che dovevano atterrare nello scalo di Fontanarossa sono stati dirottati al Falcone-Borsellino di Palermo.  

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