giovedì 11 gennaio 2018
La struttura è un luogo di aggregazione dei giovani in un rione popolare con una forte presenza criminale. Il sindaco Bianco: ricostruiremo tutto
Incendiato centro giovanile nel quartiere di Librino
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Un incendio, di probabile natura dolosa, ha quasi distrutto la notte scorsa il "club house", sede della quadra di rugby I Briganti Asd Onlus di Librino di Catania. La struttura è un luogo di aggregazione dei giovani in un rione popolare con una forte presenza criminale. Nell'estate del 2016 vi si recò in visita la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. L'incendio si è sviluppato intorno all'una e trenta ed ha interessato un'ala di uno stabile della struttura.
Accanto al "club house" si trovano gli orti sociali del quartiere, uno dei luoghi in cui è previsto sia tra gli appuntamenti della visita a Catania, martedì prossimo, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A dare notizia dell'incendio è stata la stessa associazione 'I Brigantì con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. "La nostra Club House - si legge - non esiste più. Un incendio doloso appiccato l'ha completamente distrutta. Sono andati perduti dieci anni di ricordi, trofei, l'intero
patrimonio della 'Librinerià, tantissimi cimeli accumulati in questi anni, il materiale tecnico e medicale, la cucina, tutto,
tutto distrutto dall'incendio". Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e personale della polizia scientifica, della Digos e della squadra mobile della Questura di Catania.

Mi impegno personalmente a far ricostruire al più presto la Club House intitolata a Giuseppe Cunsolo e la Librineria: Catania non può perdere i luoghi simbolo della rinascita di un quartiere creati da quella meravigliosa realtà che sono i Briganti". Così il sindaco di Catania Enzo Bianco appresa la notizia dell'incendio, secondo i primi accertamenti doloso. "È un atto di una gravità inaudita - ha spiegato Bianco - che scuote le coscienze di ogni cittadino onesto. Sono sicuro che saranno condotte accurate
indagini. Si è voluto cancellare un lavoro di anni, ricordi e trofei. E non è il primo gesto compiuto contro i Briganti. Ricordo bene i furti e le azioni di vandalismo nella loro sede nel febbraio del 2015. Come dissi in quell'occasione quando mi recai a portare la solidarietà della città e mia personale, se qualcuno intende intimorire i Briganti deve sapere che con loro ci sono l'Amministrazione comunale e Catania, deve sapere che l'unico risultato che otterrà sarà quello di farci raddoppiare gli sforzi per la legalità e per dare un futuro al quartiere".


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