martedì 17 settembre 2019
Le polemiche e le indagini sul crollo del ponte Morandi a Genova hanno segnato il destino del manager. Buonuscita di 13 milioni di euro
L'ad di Atlantia Castellucci (Ansa)

L'ad di Atlantia Castellucci (Ansa)

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Le polemiche e le indagini hanno segnato il destino dell’amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci. Il Consiglio di amministrazione straordinario convocato oggi pomeriggio a Roma, dopo una riunione durata oltre quattro ore, ha accolto le dimissioni del manager con una «risoluzione consensuale»: l’ad ha rimesso il mandato a seguito delle inchieste della magistratura e degli attacchi politici dopo il crollo del ponte Morandi del 14 agosto di un anno fa. Oltre che degli ultimi presunti report "ammorbiditi" sui viadotti. Le sue deleghe saranno trasferite in via temporanea a un comitato di cinque consiglieri.

In un lungo comunicato Atlantia fa sapere, tra l’altro, di aver pattuito con Castellucci una buonuscita di più di 13 milioni di euro (oltre alle competenze di fine rapporto) che sarà versata in quattro rate da qui al gennaio 2022. E che la società si riserva di non pagare o di farsi restituire se in futuro dovessero emergere «condotte dolose comprovate e accertate, attualmente non note, poste in essere a danno della società o del Gruppo».

L’uscita di scena di Castellucci potrebbe ora quanto meno raffreddare la polemica sulla revoca delle concessioni ad Autostrade, sul quale il leader dei 5 stelle Luigi Di Maio insiste, mentre il Pd (pur con qualche recente apertura) è assai più cauto. Matteo Renzi, reduce della freschissima scissione dal Partito democratico, ieri ha fatto sapere: «Le concessioni le farei vedere all’Avvocatura dello Stato, devono decidere loro, se ci sono le condizioni si tolgono». Dopodiché – ha aggiunto – «è chiaro che qualcosa non ha funzionato. Non ci vuole un genio».

La tensione sulle concessioni ha avuto i suoi effetti anche a Piazza Affari. Reduce da una perdita in Borsa del 15% accumulato nelle ultime due sedute, Atlantia oggi ha cambiato rotta. Il titolo della società che controlla Autostrade ha guadagnato l’1,57% a 20,76 euro.

«È una settimana che siamo sotto choc per quello che appare dai comunicati della giustizia. Speriamo che si chiarisca. Sicuramente ci sarà qualche cambiamento», aveva commentato Luciano Benetton, esponente della famiglia che attraverso Edizione controlla Atlantia, a mercati ancora aperti.

Dura la reazione del presidente dell’Osservatorio nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni Stefano Cianciotta alle dichiarazioni di Di Maio delle scorse ore: «Non è la prima volta che a mercati aperti il ministro Luigi Di Maio interviene su questi temi. Quelle affermazioni hanno un peso notevole sulla reputazione della impresa Atlantia, in quanto società quotata in Borsa, ma potrebbero avere ripercussioni pesanti anche sulla tenuta del governo appena nato».

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