sabato 27 luglio 2019
Sono cominciate questa mattina dalle 9.30 le operazioni al Campo Santo Teutonico. Presenti anche il perito e il legale della famiglia della giovane scomparsa
Ripresa l'analisi dei reperti ritrovati negli ossari
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Il caso Emanuela Orlandi torna in Vaticano, dove questa mattina dalle 9.30 sono riprese le operazioni al Campo Santo Teutonico. Come indicato nel decreto del Promotore di Giustizia dello Stato della Città del
Vaticano, Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff - alla presenza del perito di fiducia nominato dalla famiglia Orlandi - ha iniziato l'analisi morfologica dei reperti ritrovati negli ossari, rappresentati da ossa, frammenti ossei o ossa frammentate anche di piccole dimensioni. L'analisi sarà effettuata secondo i protocolli riconosciuti a livello internazionale, in particolare identificando gli elementi, nella struttura ossea, utili a diagnosticare la datazione dei reperti.

Al Campo Santo Teutonico stanno operando oggi, oltre al professor Arcudi e al suo staff, il personale della Fabbrica di San Pietro e del Cos, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana. Presenti il legale e il perito nominati dalla Famiglia Orlandi e l'ufficiale responsabile della Polizia Giudiziaria del Corpo della Gendarmeria Vaticana.

«Sono stati esaminati finora sei sacchi di reperti ossei, si proseguirà fino alle 16, ma oggi non si finirà il lavoro, che riprenderà nei giorni successivi». È quanto riferisce Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, a proposito delle analisi condotte sui reperti ossei al Collegio del cimitero teutonico in Vaticano relative al caso Orlandi.

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