venerdì 11 settembre 2015
Continua lo scontro a Castano Primo. Il Prefetto e il sindaco: nessuna autorizzazione, ma i militanti del movimento insistono. Si temono disordini, mobilitati 500 poliziotti.
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"La revoca è stata confermata. Adesso interverremo con i dovuti atti perché questa presenza venga allontanata dalla tensostruttura". Lo ha annunciato il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, lasciando la prefettura dopo la riunione del Comitato per l'Ordine e la sicurezza sul caso della manifestazione di Casapound. Confermando che "non è mai stata autorizzata perché non si è presentato nessun esponente di Casapound" per la richiesta all'amministrazione "ora faremo tutti gli atti dovuti, insieme e in collegamento con la prefettura", che "ringrazio per tutta l'attivita' fatta, dal prefetto e dal Comitato". Il sindaco non ha voluto commentare le minacce giuntegli. ​I vertici del movimento, però già sul posto per organizzare stand e quant'altro. Si temono disordini. "C'è gente che è arrivata da tutta Italia, ci sono ospiti illustri, c'è un organizzazione che lavora da tempo per questa iniziativa e all'ultimo minuto, il giorno prima, revocano l'autorizzazione. Non si può" spiega il presidente nazionale Gianluca Iannone che oggi alle 18 intende dare il via al primo dibattito della manifestazione, che dovrebbe durare fino a domenica. Iannone ringrazia poi chi, "pur essendo ostile al confronto aperto, ha contribuito a dare visibilità" alla festa. Fra "i nostri migliori alleati dal punto di vista mediatico" il presidente del movimento cita il sindaco di Castano Primo (che ieri ha revocato l'autorizzazione) "e alcuni illuminati esponenti del Pd".
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