sabato 10 luglio 2010
Si tratta del lago d'Averno, fa parte di beni intestati all'imprenditore napoletano Gennaro Cardillo, 43 anni, che ha aiutato la latitanza del super killer dei Casalesi, Giuseppe Setola.
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Un decreto di sequestro emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli è stato eseguito all'alba di oggi dagli agenti del Centro operativo della Dia di Napoli nei confronti di Gennaro Cardillo attualmente in carcere.Cardillo viene ritenuto dagli inquirenti responsabile del reato di favoreggiamento aggravato nei confronti del clan capeggiato da Giuseppe Setola, attualmente in carcere capo dell'ala stragista della cosca dei Casalesi. Tra i beni sequestrati vie è anche il lago D'Averno situato nella zona flegrea al confine tra Napoli e Caserta. Sequestrato anche un agriturismo e una discoteca. Complessivamente i beni sottoposti a sequestro ammontano a circa 15 milioni di euro.Il lago d'Averno, mitica '"Porta degli Inferi" secondo la leggenda e la tradizione. Il lago fa parte di beni intestati all'imprenditore napoletano Gennaro Cardillo, 43 anni, che ha aiutato la latitanza del super killer dei Casalesi, Giuseppe Setola, mettendo a disposizione del clan anche ristoranti e camere d'albergo. Cardillo è stato arrestato per favoreggiamento il 10 giugno scorso. Gli uomini, diretti dal capocentro Maurizio Vallone, hanno sequestrato il lago e tutte le strutture ricettive sorte sulle sue sponde, cioè un agriturismo, un ristorante e quote della società Conuntry Club intestate a Cardillo. Il lago d'Averno, sul litorale flegreo, era stato donato dai Borboni nel 1750 ad una famiglia nobile partenopea, i Pollio, e il lascito regio rimase inalterato agli eredi fino al 1991 quando il lago fu venduto.Sul lago, del resto, c'è ancor una irrisolta battaglia legale sulla destinazione pubblica o privata tra Stato e Regione da una parte, e imprenditore dall'altra, che ha visto due contrastanti provvedimenti giudiziari del Consiglio di Stato nel 2005 e della Corte di Cassazione nel 2008.L'operazione "Sibilla", così denominata perchè nell'antro del lago secondo Virgilio vive una delle profetesse più temute dell'antichità, è stata condotta alle prime luci dell'alba.Il provvedimento di sequestro preventivo del lago d'Averno è stato emesso d'urgenza dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli «per evitare, dopo la convalida anche da parte del Riesame dell'arresto di Gennaro Cardillo, che i beni a lui intestati fossero venduti o meglio avessero intestazioni fittizie». A sottolinearlo il capocentro della Dia partenopea Maurizio Vallone.
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