mercoledì 18 marzo 2020
La memoria del sacerdote ucciso dalla camorra. Alle 7,30 messa in diretta streaming celebrata dal vescovo di Aversa, Spinillo. Chi vorrà potrà inviare brevi video o altri contributi per ricordare don Peppe
Casal di Principe, per l'anniversario di don Diana una "marcia social"

Augusto Di Meo

COMMENTA E CONDIVIDI

Sará una marcia social a ricordare domani il 26° anniversario dell'omicidio di don Peppe Diana. Non ci sarà il consueto fiume colorato, più di 10mila persone, che ogni anno il 19 marzo attraversa le vie di Casal di Principe, non ci saranno le scuole, non ci saranno le camicie azzurre e i fazzolettoni scout. Non ci sarà quell'interminabile urlo "Don Peppe uno di noi!". Ma il "popolo" di don Peppe non tacerà, come aveva invitato a fare il parroco ucciso dalla camorra. Neanche il coronavirus bloccherà la memoria e l'impegno, per ricordare il sacerdote e tutte le vittime innocenti delle mafie. La prima volta senza Iolanda, la mamma di don Peppe morta pochi mesi fa.

Come ogni anno sarà celebrata, nella parrocchia di San Nicola la messa delle 7,30, quella che don Peppe stava per celebrare quando fu ucciso. Ma sarà un messa solo in diretta streaming. A celebrare sarà il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo assieme al parroco e vicario generale, don Franco Picone e al vicario foraneo, don Franco Manzo. Solo loro, in una chiesa che ogni anno si riempie di decine di sacerdoti e centinaia di fedeli. Ma sarà comunque celebrata quella messa che don Peppe non potè celebrare sull'altare, celebrandola però con l'offerta della sua giovane vita. E sicuramente saranno in tanti a collegarsi, stringendosi ai propri pastori e a don Peppino.

Proprio per non dimenticare, è stata lanciata l'iniziativa della "Marcia Social19_21Marzo" che partirà al termine della Messa. Una marcia virtuale organizzata dal Comitato don Peppe Diana, da Libera Caserta, dall'Agesci e dal Masci Campania, in collaborazione con il Presidio di Libera Aversa "Dario Scherillo e Attilio Romanò", altre due vittime innocenti della camorra. "Quest'anno - spiegano gli organizzatori - non potremmo marciare insieme come abbiamo sempre fatto in questi ultimi 26 anni per le strade del nostro paese ma ugualmente proveremo a ricordare, questa volta restando a casa e marciando insieme via Social". Possono partecipare tutti e si può scegliere di farlo realizzando un video (durata massima di 30 secondi) per ricordare don Peppe Diana, con un messaggio o un ricordo, anche solo una foto, un disegno, una vignetta. Il 19 marzo ognuno posterà nelle proprie bacheche social il proprio contributo, taggando il profilo Facebook ed Instagram "Comitato don Peppe Diana", con gli hashtag: #MarciaSocial19_21Marzo #nelleterredidonpeppediana #restoacasaefacciomemoria. Da quel momento verranno postati sui canali ufficiali del Comitato don Peppe Diana in diversi momenti della giornata, per tutti e tre giorni, fino al 21 marzo alle ore 21 (quando si concluderà la Marcia Social), tutti gli elaborati ricevuti. I video realizzati verranno raccolti e montati in un unico video che verrà diffuso nei giorni a seguire e inserito nella Mediateca di Casa don Diana, in ricordo del 26esimo anniversario. I testi saranno poi pubblicati nel secondo volume di "Frammenti di memoria". Una memoria che unisce ricordo e presente. Don Peppe era capo Agesci e "foulard blanc", gli scout che fanno servizio per i malati a Lourdes nei pellegrinaggi dell'Unitalsi. E lo faceva anche sul territorio. Non abbiamo dobbi dove sarebbe ora. Accanto a chi soffre.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: