giovedì 2 giugno 2016
​Due donne si sono presentate allo sportello per richiedere una casa popolare. L'impiegato si è rifiutato di istruire la pratica, adducendo anche motivi di coscienza. Subito sospeso. E tutti a partire dal sindaco Fassino, promettono linea dura.
Casa popolare a lesbiche, l'addetto fa obiezione
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​Rimozione immediata dall'incarico e avvio di un procedimento disciplinare. Sono queste (almeno per ora) le conseguenze riportate da un impiegato dell'Agenzia territoriale per la casa della provincia di Torino, il soggetto pubblico che mette appartamenti economici a disposizione dei meno abbienti. La storia è iniziata tre mesi fa, quando due donne si sono presentate allo sportello per richiedere una casa popolare. L'impiegato si è rifiutato di istruire la pratica, spiegando che mancava una normativa specifica. All'indomani dell'approvazione della legge sulle Unioni civili, davanti a una nuova richiesta delle donne, l'uomo aveva rivendicato il diritto all'obiezione di coscienza. L'impiegato, allora, è stato immediatamente sospeso perché "ha leso la dignità umana di due persone – dice il presidente Atc Marcello Mazzù - e non può stare a contatto con il pubblico". L' Agenzia spiega che non esiste nessuna obiezione di coscienza e che già prima della legge si prevedeva la possibilità di convivenza more uxorio per due persone dello stesso sesso. “Mi auguro – conclude il presidente - che la sanzione sia commisurata alla gravità del fatto, sarebbe stato uno smacco per l'istituto passare alle cronache come l'ente che rifiuta la convivenza di due donne". A Torino, comunque, si continua a discutere: viva soddisfazione per il procedimento disciplinare è stata espressa da parte dell'associazionismo gay, che ha anche parlato di “coscienza sporca” per chi obietta davanti a un fatto legato soltanto al concetto di “uguaglianza”. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Torino, Piero Fassino: "In nessun caso è accettabile una discriminazione sull'orientamento sessuale delle persone, a maggior ragione se parliamo di assegnazione di una casa pubblica. Da anni – dice il sindaco - lottiamo per sconfiggere ogni forma di discriminazione; ha fatto bene l'Atc ad intervenire riaffermando il diritto alla parità di trattamento per tutti, così come dispone la legge sulle Unioni civili".

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