martedì 28 agosto 2012
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In un futuro non molto lontano ci recheremo in ospedale, dal medico di famiglia o in farmacia semplicemente con un «codice identificativo univoco». Stop ai pezzi di carta stropicciati e alle fotocopie delle ricette mediche, perché tutta la nostra storia sanitaria sarà contenuta all’interno di un solo codice.Almeno, questo è quello che emerge dalla lettura della mini-riforma sulla sanità che dovrebbe approdare il 31 agosto sul tavolo dei Consiglio dei ministri e che prevede, in proposito, l’istituzione, da parte di Regioni e Province autonome, del cosiddetto fascicolo sanitario elettronico (Fse), sulla scia dell’Agenda digitale promossa dal ministro Corrado Passera.

Si tratta, in sostanza, spiega il testo della mini-riforma, «dell’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito». L’obiettivo è chiaro e dichiarato da tempo: «dematerializzare» la sanità e spostare tutto da carta a digitale. Un percorso teoricamente condiviso da tutti gli attori in gioco ma certamente non facile da realizzare in tempi brevi, come dimostra il cammino tortuoso dell’attesa ricetta sanitaria elettronica che dovrebbe produrre risparmi e portare maggiore trasparenza e tracciabilità.Una soluzione che, però, rischia di subire ritardi rispetto alla tabella di marcia messa a punto dal ministero dell’Economia, che nel decreto del novembre 2011 ha fissato a dicembre 2012 il passaggio a regime della prescrizione online e il conseguente pensionamento della storico foglio «rosso» per la ricetta.Al momento, infatti, nonostante la fase di sperimentazione sia stata avviata in quasi tutte le Regioni, rimangono ancora notevoli problemi di natura tecnica e molte sono le differenze tra le singole Regioni (Lombardia ed Emilia-Romagna sono vicine al traguardo) per pensare che i tempi possano realmente essere rispettati.Non è un caso che già poco prima dell’estate i medici di famiglia avevano avanzato l’ipotesi di una proroga dei tempi, paventando difficoltà simili a quelle incontrate con l’avvio della riforma sui certificati medici online.A complicare ulteriormente l’introduzione della ricetta elettronica, infine, sono arrivate le nuove norme sulla prescrizione dei farmaci, che potrebbero provocare altri ritardi.Eppure, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha recentemente ribadito che l’obiettivo è quello di evitare ritardi e, nello stesso tempo, di consentire nei termini previsti l’introduzione della ricetta elettronica.

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