venerdì 14 luglio 2017
In due anni, grazie alle offerte dei clienti di 35 ristoranti, distribuiti 60mila euro in buoni pasto a persone in riqualificazione professionale. E a settembre, in Galleria, una grande cena benefica
Un uomo in cerca di lavoro legge gli annunci esposti da un'agenzia per l'occupaazione (Ansa)

Un uomo in cerca di lavoro legge gli annunci esposti da un'agenzia per l'occupaazione (Ansa)

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Sono 150 i disoccupati aiutati da Caritas Ambrosiana con la «Cena sospesa», l’iniziativa lanciata nell’anno dell’Expo di Milano per offrire un pasto a chi non può permetterselo. «In due anni, grazie alle offerte dei clienti dei 35 ristoranti milanesi che vi hanno aderito, abbiamo potuto distribuire 60mila euro in buoni pasto, come integrazione al reddito di 150 persone senza lavoro impegnate nei programmi di riqualificazione professionale», afferma Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. E proprio a favore di quest’opera andrà il ricavato della cena di beneficenza che si terrà il 13 settembre prossimo per il 150° dell’inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele, uno dei simboli del capoluogo lombardo. «Ci auguriamo che, anche dopo la serata del 13, altri ristoratori si facciano avanti, per entrare nel circuito dei locali della "Cena sospesa" e dare così continuità all’impegno di solidarietà dei milanesi», auspica Gualzetti.

In maggioranza italiani e ultra 45enni

La «Cena sospesa» è stata lanciata assieme a Confcommercio, Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Epam (l’associazione milanese dei pubblici esercizi) e ha il patrocinio del Comune di Milano. Secondo dati Caritas, i 150 disoccupati sostenuti in questi due anni sono in maggioranza italiani (ben 108) e sopra i 45 anni, più della metà stanno a Milano, gli altri nel territorio della diocesi, tutti inseriti in percorsi di riqualificazione professionale (una quarantina con tirocinio). I buoni pasto vengono dati durante il periodo di formazione, che va in genere dai 3 ai 6 mesi. Un’iniziativa che si integra con le risorse e i percorsi del Fondo diocesano «Diamo Lavoro».

Salvate 1.600 tonnellate di cibo all’anno

Dar da mangiare agli affamati. Per vie molteplici la Caritas vive la prima delle opere di misericordia corporale. Si pensi al Refettorio Ambrosiano, la mensa solidale di Greco, dove ogni sera 90 persone "fragili" hanno un pasto caldo (e dove ad agosto pranzeranno gli anziani seguiti dai centri d’ascolto parrocchiali dei decanati Zara e Turro). Iniziativa emblematica e preziosa, nella città (e nella diocesi) dell’Expo sul tema Nutrire il pianeta, energia per la vita, è l’opera di recupero delle eccedenze alimentari, incentivata dalla «legge Gadda» varata nell’agosto del 2016, riconosce Gualzetti nell’editoriale dell’ultimo numero, quello di luglio-agosto 2017, del notiziario Farsi Prossimo. «Grazie alla normativa – scrive Gualzetti – Caritas Ambrosiana ha visto significativamente aumentare le donazioni da parte delle aziende. Per cui oggi siamo in grado di raccogliere e offrire alle persone svantaggiate 1.600 tonnellate di generi alimentari all’anno. Inoltre ai Mercati Generali di Milano recuperiamo frutta e verdura». Queste donazioni hanno permesso di liberare risorse prima impegnate nell’acquisto di cibo. Ma il sistema di raccolta, trasformazione e distribuzione delle eccedenze ha costi importanti (si pensi ai locali, agli impianti, alle celle frigorifere) che «la normativa non riconosce», rendendo «molto difficile tenere in equilibrio economico» attività virtuose come questa. Per questo Caritas auspica sgravi fiscali, fondi per gli investimenti e altri interventi.

Cresce la rete degli «empori della solidarietà»

Dal Refettorio Ambrosiano alle comunità residenziali per persone "fragili" fino ai pacchi viveri dei centri d’ascolto parrocchiali, ecco dove vanno a finire quelle 1.600 tonnellate di cibo. Fra le altre destinazioni, gli «empori della solidarietà» della Caritas. «Ne abbiamo, già attivi, a Cesano Boscone, Garbagnate, Varese e Molteno, a settembre ne apriremo uno a Saronno, altri sono in progettazione a Lecco e San Donato. Sempre per settembre – annuncia Gualzetti – apriremo il nostro primo emporio a Milano: sarà in zona Barona, in locali di Mm, con cui giovedì 13 luglio abbiamo firmato il contratto».

Cena benefica in Galleria per il 150° dell'inaugurazione

Venendo alla cena di beneficenza di mercoledì 13 settembre: è stata lanciata dal Comune di Milano per celebrare il 150° anniversario dell’inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele II. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Confcommercio e gli operatori della Galleria e con il sostegno di Caritas Ambrosiana. I festeggiamenti proseguiranno venerdì 15 settembre con un evento pubblico, aperto all’intera cittadinanza. «La cena – rende noto un comunicato di Palazzo Marino – si svolgerà all’interno della Galleria, a partire dalle 21. Novecento gli invitati che, versando alla Caritas una quota di 500 euro, parteciperanno all’iniziativa benefica assieme al sindaco Giuseppe Sala e alle più importanti personalità della città». Il menu, ideato dal celebre cuoco Carlo Cracco (fin dal principio fra i promotori della «Cena sospesa»), «sarà preparato e servito dai ristoranti della Galleria, alcuni dei quali compiono anch’essi 150 anni di vita. Il ricavato della serata – spiega la nota – sarà destinato all’iniziativa "Cena sospesa", lanciata da diverse realtà tra cui Caritas, Fipe, Confcommercio ed Epam, con il patrocinio del Comune, che consente di offrire un pasto a chi non può permetterselo».

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