venerdì 11 settembre 2015
​Presentato ad Expo il rapporto "Cibo di guerra". In Europa solo il 7% di stranieri. 
Montenegro: le migrazioni cambiano la storia
CONFLITTI DIMENTICATI Ogni anno 38 mila morti
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​Ma quale invasione? In Europa gli immigrati sono appena il 7 per cento; e nel nostro paese gli italiani che se ne vanno a cercar fortuna all’estero sono il doppio dei rifugiati. Sono alcune delle tante cifre fornite oggi all’Expo dalla Caritas italiana nella prima di due giornate dedicate a “Cibo, mondialità, conflitti dimenticati”. Una cosa è sicura: quando la Caritas parla, lo fa a ragion veduta. Pochi (forse nessuno) come lei da almeno 13 anni studia i conflitti dimenticati e il loro rapporto con la fame e le migrazioni. Oggi è stato presentato il quinto rapporto (il primo fu nel 2002), “Cibo di guerra” (Il Mulino, 210 pagine, 18 euro), ricco di dati, ricognizioni, studi e un’indagine condotta nei centri di accoglienza della Caritas, per capire chi sono gli immigrati, perché si sono messi in viaggio e come sono arrivati tra noi, al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni. Al Conference Centre era presente anche il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas italiana, che ha invitato alla «vicinanza verso le persone alle quali viene negata l’umanità». Ha sollecitato anche un dialogo, non solo una contrapposizione, dei cittadini responsabili con la politica, ricordando però che «comunque i popoli posso mettere con le spalle al muro i loro governi».
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