sabato 16 dicembre 2017
Lunedì 18 in 9 case circondariali chef stellati prepareranno un menù che sarà servito da testimonial del mondo delle spettacolo a 2.500 persone.
Un pranzo natalizio a Regina Coeli (Tino Veneziano)

Un pranzo natalizio a Regina Coeli (Tino Veneziano)

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In carcere con amicizia, per festeggiare insieme il Natale. “L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore” è un’iniziativa promossa da Prison Fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS per offrire a circa 2500 persone (tra detenuti, detenute, familiari e volontari) un pranzo natalizio preparato da Chef “stellati” e servito da testimonial del mondo dello spettacolo, musica, teatro, televisione.

Giunto quest’anno alla sua quarta edizione come spiega l'Agenzia Sir, l’evento avrà luogo lunedì 18 dicembre in 9 Istituti penitenziari: Torino (Le Vallette), Ivrea, Verona, Milano (Opera), Roma (Rebibbia femminile), Casal del Marmo, Modena, Salerno e Palermo (Pagliarelli).

Tra gli chef, Giancarlo Perbellini del Ristorante “Casa Perbellini” preparerà 250 pasti a Verona. 340 saranno i pasti preparati dallo chef Anthony Genovese del “Ristorante Il Pagliaccio – Roma per il carcere di Rebibbia. Sarà lo chef Matteo Baronetto del Ristorante “Del Cambio” a cucinare per 125 detenuti a Torino. Agostino Iacobucci, chef del Ristorante “I Portici – Bologna” cucinerà invece per 150 detenuti a Modena. Riconfermata anche la Casa circondariale di Salerno, dove sarà lo chef Antonio Pisaniello del “Ristorante Nunziatina – Caserta” a preparare 100 pasti. Un’ulteriore tappa prevista nella capitale, con lo chef Marco Moroni del “Ristorante Bistrot Bio – Roma” che cucinerà 90 pasti presso l’Istituto penale minorile di Casal del marmo. Si riconferma lo chef Carmine Giovinazzo, finalista di MasterChef e chef al Doc Taverna Gourmet a Piove di Sacco (Pd), presente quest’anno a Milano per preparare 150 pasti per i detenuti e i propri familiari. A Palermo, nella Casa circondariale Pagliarelli, 420 detenuti gusteranno i piatti dello chef Carmelo Criscione del Ristorante “Petit Cafè Nobel – Palermo”. Infine, Alberto Peveraro, docente dell’Istituto alberghiero di Biella preparerà 250 pasti ad Ivrea.

«In carcere si può entrare in molti modi; a noi è chiesto di entrare da amici», ha detto Salvatore Martinez, presidente (insieme a Prison Fellowship Italia) delle realtà promotrici dell’evento, Rinnovamento nello Spirito e Fondazione Alleanza. Ha poi ricordato come anche papa Francesco, molti anni fa, sia stato conquistato dal Rinnovamento carismatico in Argentina quando si accorse della sua forte vicinanza al mondo carcerario. L’idea che ci sia qualcuno che ci prenda per mano e che non ci faccia cadere nel peccato, che ci indichi la via del bene, è uno degli elementi portanti di un progetto chiamato "giustizia riparativa" e di un’organizzazione ecumenica che lavora in 136 Paesi del mondo Prison Fellowship International presente anche in Italia.

«Lunedì, nel carcere – ha detto la conduttrice televisiva Licia Colò, che parteciperà all'iniziativa, durante l'incontro ti presentazione – spero di portare alcuni racconti sul mondo e sulla speranza perché è importante credere che si può sempre ripartire». «Tra le più belle esperienze della mia legislatura, ormai al termine – ha affermato il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, – ve ne sono molte legate al Rinnovamento, come quella del Pranzo di Natale a Rebibbia. È importante coinvolgere le Istituzioni con il volontariato, con il mondo della società civile che, di fronte a questi temi, non sempre è sensibile. Invece entrare nelle carceri, capire, confrontarsi, arricchisce davvero».



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