mercoledì 12 settembre 2018
La Sala stampa del Vaticano ha confermato in serata, con una nota, l'esistenza di un'inchiesta della magistratura autorizzata da papa Francesco
Coro della Cappella Sistina (foto di archivio)

Coro della Cappella Sistina (foto di archivio)

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«Papa Francesco, alcuni mesi fa, ha autorizzato un’indagine sugli aspetti economico amministrativi del Coro della Cappella Sistina. L’indagine è ancora in corso». Così la Sala stampa vaticana ha confermato in serata, con una nota, l'esistenza di un'inchiesta della magistratura vaticana con al centro questioni finanziari riguardanti la celebre istituzione musicale, la Cappella musicale pontificia sistina, preposta all'accompagnamento polifonico delle liturgie presiedute dal Papa.

Ad essere indagati sarebbero il direttore amministrativo Michelangelo Nardella e il direttore del Coro della Cappella Sistina, il salesiano monsignor Massimo Palombella. Gli inquirenti d'Oltretevere sospettano un uso «disinvolto» degli introiti dei concerti, indirizzati in un conto presso una banca italiana. Le ipotesi di reato sarebbero riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato.

Sia Nardella che Palombella (quest'ultimo, la cui posizione sarebbe meno grave, assistito dall'avvocato Laura Musso) sarebbero già stati interrogati dal promotore di giustizia vaticano, in un quadro e con presunte responsabilità che sono comunque ancora tutti da chiarire.

Il tutto partirebbe dall'apertura di un conto accessibile sia a Nardella che a Palombella e in cui sarebbero transitate somme provenienti dai concerti della Cappella Sistina. L'indagine deve accertare, tra l'altro, le finalità di tali passaggi e quali siano state le reali destinazioni dei fondi.

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