venerdì 30 ottobre 2015
​Controlli della Guardia di finanza. Il procuratore Giordano: «Un'azione contro un fenomeno umiliante per la dignità dei lavoratori, che si traduce in una piaga sociale e in forme di sfruttamento che rasentano la riduzione in schiavitù». (Vincenzo R. Spagnolo)
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«Abbiamo operato nel contrasto di un fenomeno particolarmente umiliante per la dignità dei lavoratori, come quello del caporalato, che si traduce in una piaga sociale e in forme di sfruttamento delle persone più deboli tale da rasentare la riduzione in schiavitù». Così il procuratore della Repubblica Francesco Paolo Giordano, riassume il senso dell'operazione a tappeto scattata in 11 aree agricole delle zone di Siracusa e Cassibile per individuare casi di sfruttamento di manodopera irregolare e di lavoro nero nelle campagne. I militari della Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, hanno passato al setaccio 100 ettari di terreni, controllando i documenti di 68 lavoratori (di cui 45 immigrati, prevalentemente nordafricani) e 23 italiani. Molti di loro si trovavano in ambienti con condizioni igienico sanitari precarie, privi di adeguati dispositivi di protezione individuale. E in qualche caso è stato riscontrato l'uso non conforme di prodotti chimici e di irregolarità nel loro stoccaggio. Alla fine, sono stati cinque i provvedimenti di perquisizione e sequestro adottati nei confronti di cooperative locali per accertare e riscontrare eventuali anomalie. Al termine dei controlli, spiegano gli inquirenti, verrà interessata la direzione provinciale del lavoro di Siracusa per l'emissione del provvedimento sospensivo delle attività imprenditoriali. Inoltre, sono in corso accertamenti per determinare la posizione fiscale delle cooperative e dei lavoratori individuati. Durante i controlli nelle campagne siciliane, i finanzieri hanno effettuato un prelevamento dei campioni di prodotti coltivati per verificare la presenza di prodotti nocivi per la salute. Il blitz, fa sapere il procuratore Giordano, «non conclude le indagini, che continueranno, ma segna una tappa importante nelle investigazioni, intraprese da tempo dopo un'approfondita analisi del territorio». ​
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