venerdì 30 dicembre 2016
A Roma fioriere anti-sfondamento e tiratori scelti, a Torino le barriere betafence, a Milano telecamere... e un appello ai cittadini: #dacciunamano
Preparativi per il concerto in piazza Duomo a Milano (Fotogramma)

Preparativi per il concerto in piazza Duomo a Milano (Fotogramma)

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«Non siamo preoccupati, ma occupati...». In un’Italia angustiata dal rischio di un "effetto Berlino", il ministro dell’Interno Marco Minniti sceglie con cura le parole da adoperare: «La guardia è altissima, abbiamo un sistema di sicurezza in campo – spiega ai cronisti durante una visita nelle zone terremotate –, con l’obiettivo di garantire la massima tranquillità agli italiani a Capodanno». Il dispositivo attuato da questori e prefetti lungo la Penisola (da Roma a Milano, da Torino a Firenze fino alle località montane) prevede, oltre agli agenti in servizio in ogni questura, 1.800 uomini da impiegare come rinforzi nelle città più vigilate. Saranno in campo agenti in borghese e gli specialisti delle Unità operative antiterrorismo: pattuglie di tiratori scelti, a bordo di auto blindate e con armi ad alta precisione. Il modello di controllo del territorio «funziona bene», come ha dimostrato l’individuazione dell’attentatore di Berlino in fuga in Italia, «non si sottovaluta nulla – aggiunge Minniti –, ma al tempo stesso è giusto consentire ai cittadini di vivere serenamente le loro vacanze».

Roma, fioriere anti sfondamento e tiratori scelti

Nella Capitale oltre mille agenti delle forze dell’ordine, in uniforme e in abiti civili, vigileranno tra la gente. Il piano per Capodanno prevede fioriere antisfondamento e controlli di polizia con metal detector sui ponti di Roma dove si svolgeranno le manifestazioni. I servizi preventivi, già in atto da ieri notte, entreranno a pieno regime stasera alle 19. Sorvegliati speciali sono il Colosseo e il Circo Massimo, dove dalle 22.30 è previsto un «consistente» afflusso di persone. Per accedere all’area, saranno aperti 5 varchi in cui si potranno effettuare i controlli di sicurezza. Ma in campo ci saranno anche tiratori scelti, pattuglie a cavallo e poliziotti in bicicletta. Avrebbe destato qualche inquietudine la sparizione di 2 taxi e di 8 automobili, rubati nei giorni scorsi. Secondo quanto riportato da due quotidiani, che citano una nota del dirigente del commissariato del Palazzo di Giustizia, potrebbero essere usati per compiere attacchi. «Era una comunicazione interna», precisano dalla questura, osservando come non ci sia uno specifico allerta su quel versante.

Telecamere a Milano, «betafence» a Torino

A Firenze metal detector e controlli saranno rafforzati in piazzale Michelangelo, dove si terrà un concerto. A Milano, in piazza del Duomo, saranno attive telecamere ad alta definizione, tiratori scelti e agenti in borghese con uno speciale smartphone per la "diretta" delle immagini. A Torino, oltre ai metal detector, piazza san Carlo sarà difesa da barriere anti-sfondamento dette betafence. A Verona, ostacoli in cemento bloccheranno fino a lunedì mattina il transito in piazza Bra. Controlli anche a Napoli, in piazza del Plebiscito, e a Bari.

Indagini ed espulsioni

L’Antiterrorismo della Polizia e il Ros dei Carabinieri tengono d’occhio diverse decine di persone in ambienti radicali. Giovedì, c’è stata l’espulsione (la 132esima dal 2015) di un 22enne tunisino, Bendhiab Nasreddin, che aveva ricevuto dall’estero indicazioni su un possibile attentato in Italia, e l’arresto di un 52enne marocchino, R. A, che a Latina aveva provocato una rissa in una mensa Caritas al grido di «Allah Akbar». Proseguono anche le indagini sui movimenti in Italia di Anis Amri, l’attentatore di Berlino ucciso nel milanese in uno scontro a fuoco con due poliziotti. «In Italia si era mosso da lupo solitario», fa sapere il ministro Minniti, ma «nessun dettaglio viene trascurato».

L’appello ai cittadini: dateci una mano

Oltre al controllo del territorio, il Viminale punta sul modello di «sicurezza partecipata»: a Roma il questore Nicolò D’Angelo ha lanciato la campagna #dacciunamano, invitando i cittadini a telefonare a polizia e carabinieri, per segnalare «eventuali percezioni di situazioni anomale o allarmanti».

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