sabato 8 marzo 2014
​Il governo non impugnerà la legge abruzzese. Il ministro alla Sanità Lorenzin ricorda: in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è legittimo. Noi siamo contro la droga, leggera o pesante che sia, e l'idea che sia normale drogarsi.
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Nessuna opposizione alla cannabis per uso terapeutico. Il governo ha deciso di non impugnare la legge promulgata a gennaio dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l'erogazione su ricetta medica, anche da parte dei medici di famiglia, dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. Altre leggi regionali erano state invece impugnate dal governo Monti. In merito alla decisione di non fare ricorso contro questa legge abruzzese il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ricorda "che in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni". «Noi - ha aggiunto Lorenzin - dobbiamo combattere un grande nemico nel nostro paese che è la droga e la normalizzazione dell'uso della droga, che fa passare come normale drogarsi. Ai giovani bisogna dare messaggi chiari, netti e bisogna farlo senza la possibilità di invocare qualche errore o trovare giustificazioni. Drogarsi fa male, avvelena l'anima, uccide il corpo e le prospettive di vita. Non c'è distinzione in questo - ha concluso - tra droghe leggere e pesanti». In quanto alla norma regionale sono 9 gli articoli della legge. Il testo del provvedimento disciplina sia gli ambiti di applicazione che le modalità di somministrazione. Stabilisce inoltre regole per la verifica, attraverso periodici monitoraggi, dell'applicazione delle disposizioni in particolare per il consumo sul territorio regionale dei medicinali cannabinoidi distinguendo i medicinali importati dai preparati galenici magistrali e prevedendo la periodica trasmissione dei relativi dati alla competente Direzione Politiche della Salute. Inoltre la Giunta regionale trasmette alla competente commissione consiliare, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, e poi con cadenza annuale, una dettagliata relazione sull'attuazione per quanto riguarda il numero di pazienti trattati con medicinali cannabinoidi in ciascuna azienda sanitaria della regione, distinti per patologia e per tipologia di assistenza; eventuali criticità e disomogeneità di applicazione della legge sul territorio regionale e difficoltà inerenti l'acquisto e l'erogazione dei medicinali cannabinoidi.
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