lunedì 25 luglio 2016
​L'approvazione del testo slitterà però a settembre: numeri incerti e troppi emendamenti (poco meno di 2000). Intanto il mondo della politica si divide.
LEGGI ANCHE Le comunità contrarie (Pino Ciociola
Cannabis, iniziata la discussione alla Camera
COMMENTA E CONDIVIDI

​La proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis,  è approdata in Aula alla Camera, ma solo per la discussione generale. Tutto, infatti, verrà rinviato a settembre, a partire dalle questioni pregiudiziali che sono state presentate da Area popolare.

A confermarlo è il capogruppo Pd in commissione Giustizia a Montecitorio, Walter Verini. Poco meno di 2mila emendamenti e incognita sui numeri. Questi, viene spiegato, i due principali motivi che hanno indotto la maggioranza a far slittare a settembre le votazioni. Vista la situazione di alta incertezza e, soprattutto, le divisioni forti interne alla maggioranza di governo, con Area popolare schierata contro il provvedimento - sono sue la maggior parte delle richieste di modifica e le questioni pregiudiziali, che a questo punto verranno sottoposte al voto dopo l'estate - e alcuni Pd contrari alla legalizzazione, si rinvia tutto per evitare il rischio di incidenti prima della chiusura dei lavori per la pausa estiva.

Una decisione che è stata accolta anche da Sinistra italiana e dai primi sostenitori del provvedimento, come Benedetto Della Vedova. "Oggi la legge sulla legalizzazione delle droghe leggere è formalmente all'ordine del giorno. Questo semplice fatto sta aprendo un dibattito sui media e nel paese che mai vi sarebbe stato. Solo per questo, ed è davvero solo l'inizio, bisogna guardare con grande speranza ai possibili esiti del l'iter legislativo", scrive su Facebook Roberto Giachetti. Il vicepresidente Pd della Camera rivendica che "oggi è un inizio di straordinaria importanza che solo a pensarci qualche mese fa sembrava impossibile. La determinazione delle nostre convinzioni ed il rispetto anche delle posizioni contrarie che si sono manifestate e si manifesteranno sono certo contribuiranno a realizzare una bella pagina parlamentare e politica".

 

REAZIONI E POLEMICHE. Intanto, le polemiche sono già serrate. "Con un'indecente forzatura, arriva oggi in Aula alla Camera il provvedimento sulla legalizzazione della cannabis. È inaccettabile che di fronte ad un tema così delicato, che mette in gioco anche il diritto alla salute dei cittadini, si decida, contro tutto e contro tutti di portare il testo in Aula senza mandato al relatore", accusa Renato Brunetta. 

"Sulla questione della cannabis, personalmente non ho una posizione pregiudiziale e aprioristica e quindi esprimo una piena disponibilità all'ascolto delle opposte ragioni. Quello però che non condivido nel disegno di legge presentato, è che esso non si limita a consentire inmodo più esaustivo dell'attuale l'uso personale della cannabis ma che si allarga al riconoscimento di una rete di produzione e distribuzione fino a 50 soggetti che francamente non è condivisibile perchè suscettibile di molteplici e inquietanti sbocchi".  Afferma invece Fabrizio Cicchitto (Ncd) che aggiunge: "Tutto ciò conferma l'esigenza di un ritorno in Commissione per un lavoro politico serio sul merito di questa legge senza atteggiamenti frettolosi per la sua approvazione o manichei per il suo totale rifiuto".

Anche Roberto Saviano è intervenuto sul caso: "Legalizzare non significa promuovere ma regolamentare, significa controllare e il Parlamento per la prima volta potrebbe controllare il patrimonio immenso in mano alle mafie". Ha affermato lo scrittore in un videomessaggio inviato all'intergruppo parlamentare che sostiene il ddl. "Siate responsabili - ha aggiunto - decidete per la legalizzazione. Ciò significa sottrarre danaro al terrorismo islamico, alle mafie e abbassare i consumi, portare molta più consapevolezza".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: