venerdì 11 ottobre 2013
​Il ministro della Giustizia a Radio24 assicura: «Assassini, stupratori e ladri non lasceranno mai il carcere». La riforma riguarderà anche il processo civile e la velocizzazione del processo penale. «Faremo molto presto, un mese o due mesi».
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"Penso proprio di no". Così il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri intervistata da Giovanni Minoli a Mix24, su Radio24, rispondendo alla domanda se una sua eventuale proposta di amnistia e indulto riguarderà anche Silvio Berlusconi."Berlusconi è fuori?", ha chiesto Minoli. "Sì, penso proprio di si", ha detto il ministro. Ma Napolitano ha troppo potere?, ha chiesto ancora Minoli. "No, Napolitano non ha troppo potere", ha aggiunto Cancellieri, assicurando di non aver avuto "nessuna pressione dal Quirinale". "Il Presidente - ha detto - vuole la forza di ragionare insieme, come accadde per il terrorismo, di ritrovare unità di intenti".Un intento di pacificazione che richiama l'amnistia che fece Togliatti. "Allora - ha osservato il Guardasigilli - il Paese doveva ripartire, la situazione era estremamente dolorosa. Ora è meno dolorosa", ma se un provvedimento di clemenza "serve per il Paese, va fatto.

 

L'amnistia potrebbe riguardare ventimila detenuti, ha detto il ministro. "Assassini, stupratori, ladri - ha chiarito - non lasceranno mai il carcere".  Il provvedimento "inciderà anche sui processi da fare e quindi darebbe un buon respiro anche per i tribunali".La riforma della giustizia interesserà "carceri, processo civile e velocizzazione processo penale. Su questi temi -ha aggiunto il ministro - faremo molto presto, un mese, due mesi per approntare alcuni provvedimenti e alcune leggi delega nel settore".
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