martedì 22 maggio 2018
«Motivi personali». E' l'ottavo assessore transitato nella Giunta Capitolina in due anni. Oltre a quattro direttori dell'Atac e tre dell'Ama. Mai rimpiazzata la Capo di Gabinetto Ranieri
Roma, un altro assessore lascia: è Gennaro responsabile alle Partecipate
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L'assessore Alessandro Gennaro, con delega alle società Partecipate di Roma, lascia la Giunta. E' l'ottavo membro dell'esecutivo Raggi ad abbandonare l'incarico in meno di due anni di governo della Capitale. «Gennaro ha deciso di rimettere le le deleghe e lascia la giunta. Si tratta di una sua scelta - ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi - presa in totale autonomia. Abbiamo assistito a uno sciacallaggio mediatico su contrasti tra me e lui che non ci sono mai stati. Voglio ringraziarlo per il lavoro svolto e per il carico che si è assunto». «È una decisione maturata per ragioni strettamente personali» per un impegno diventato «poco compatibile con miei altri impegni di natura professionale - ha detto Gennaro che aveva sostituito l'ex assessore Massimo Colomban, a sua volta dimissionario della giunta Raggi.

«Abbiamo trovato una galassia di partecipate in cui sembrava impossibile finanche mettere mani e noi le abbiamo messe. Aziende che sono state usate come bancomat della politica con servizi purtroppo non all'altezza», ha aggiunto Raggi. «Io sono entrato ad ottobre - ha spiegato Gennaro - e ho trovato un percorso già segnato dal mio predecessore Colomban. Gli ho dato attuazione confermando l'obiettivo di riduzione delle società da 31 a 11-12». Gennaro ha parlato di scelta già nell'aria da mesi e «non» dettata da questioni «familiari» bensì lavorative: è maturata definitivamente dopo l'arrivo per lui di nuove opportunità professionali.

Con l'addio di Alessandro Gennaro sale a 8 il numero degli assessori che hanno transitato nella giunta di Virginia Raggi. Sei hanno dato le dismissioni tra questioni giudiziarie, divergenze politiche e vicende personali: prima del titolare delle Partecipate, avevano abbandonato Marcello Minenna (Bilancio), Paola Muraro (Ambiente), Paolo Berdini (Urbanistica) , Massimo Colomban (Partecipate) e Adriano Meloni (Commercio). A questi sei vanno aggiunti Andrea Mazzillo (Bilancio) e Raffaele De Dominicis (Bilancio), ai quali sono state ritirate le deleghe al termine di controversie politiche e amministrative. Sono uscite dalla giunta quasi tutte le personalità di maggiore peso e autorevolezza, e con più autonomia rispetto alle scelte politiche del Movimento, e sono state spesso rimpiazzate da tecnici meno conosciuti ma maggiormente legati al progetto politico a 5 stelle. Lo stesso Gennaro ha prima lavorato nello staff del primo assessore alle Partecipate, Colomban, per poi subentrargli 8 mesi fa, mantenendo però sempre un profilo mediatico quasi assente. Ora la delega alle Partecipate potrebbe andare al titolare del Bilancio, Gianni Lemmetti, chiamato la scorsa estate dalla giunta pentastellata di Filippo Nogarin a Livorno proprio per la sua esperienza in materia di concordato preventivo.

I problemi nel creare una classe dirigente politica e amministrativa legata alla giunta hanno riguardato anche le aziende. In Atac in due anni si sono succeduti, alla guida, quattro direttori: prima Marco Rettighieri, subito dimissionario, poi l'amministratore unico Manuel Fantasia, quindi il super manager venuto da Milano Bruno Rota e infine l'attuale Paolo Simioni, che somma le qualifiche di presidente, amministratore delegato e direttore generale. In Ama invece la governance ha visto avvicendarsi tre responsabili: il dg Stefano Bina, poi l'amministratore unico Antonella Giglio e ora l'azienda è guidata da Lorenzo Bagnacani. Resta ancora vacante invece il ruolo di capo di gabinetto del Campidoglio, mai rimpiazzato dopo l'addio burrascoso della capo di gabinetto della Sondaca, Carla Romana Ranieri a settembre 2016. Magistrato piacentino, era stata a capo dell’anticorruzione del Comune di Roma durante l’era Tronca.






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