martedì 20 settembre 2022
Il parroco di San Giuseppe segnala «parolacce, danni alle porte, alle reti, alle recinzioni, vetri rotti della chiesa» e corre ai ripari. Il vescovo Martinelli: «Andava fatto per sensibilizzare»
Bambini all'oratorio

Bambini all'oratorio - Fotogramma

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Campetti regolamentati “per sensibilizzare”: il vescovo di Frascati, Raffaello Martinelli, è decisamente d’accordo col suo parroco di San Giuseppe a Cocciante, quartiere di Frascati (Roma), che appunto ha regolamentato gli ingressi ai campetti di calcio dell'oratorio per arginare maleducazione e danneggiamenti. "Non siamo per la repressione, ma per la prevenzione”, spiega il vescovo: “Si entra ai campetti dalle 16 alle 19.30”, cioè “ un gesto simbolico per responsabilizzare anche la comunità degli adulti” e “se ci fossero genitori disponibili nel dopo lavoro o anche pensionati si potrebbe aprire anche di più".

Del resto era un pezzo ­ spiega don Franz Vicentini, il parroco – che “i ragazzi entravano a tutte le ore, anche scavalcando le reti”. Un pezzo che lì dentro c’erano “bestemmie, parolacce, problemi. Ho avuto anche danni alle porte, alle reti, alle recinzioni, i vetri rotti della chiesa perché tirano pallonate per noia”. Così “mi sono detto: creiamo il problema per risolverlo". Con regole chiare. Ci sono questi campetti e “io voglio che i ragazzi giochino – va avanti don Franz - ma devono avere un certo comportamento: non devono bestemmiare, non devono lasciare immondizia per terra, non devono mettersi le mani addosso. Non devono scavalcare”.

Fosse per il vescovo, “Terrei le chiese aperte ventiquattr’ore su ventiquattro. D’estate, il sabato la cattedrale resta aperta fino a mezzanotte”. Però “serve responsabilità e rispetto del bene comune. Un po’ di educazione civica anche nelle famiglie non guasta". E se è vero – conclude monsignor Martinelli -che “la maleducazione c'è ovunque purtroppo e che non si possano alzare muri per arginarla, chiedere però maggiore responsabilità è sacrosanto".

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