lunedì 25 aprile 2016
Erano state proprio le parrocchie e le associazioni del rione Sanità a chiedere un colloquio con Renzi, domenica è arrivata la rassicurazione: «Non sarete soli». Il ministro Giannini: 10 milioni per l'apertura prolungata nelle scuole periferiche.
Napoli, «Scuole aperte anche il pomeriggio»
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«Abbiamo chiesto sicurezza sociale, scuole aperte anche il pomeriggio e prospettive di lavoro». Così don Angelo Berselli, portavoce del movimento “Un popolo in cammino”, ha riassunto le richieste avanzate nel corso dell’incontro avuto in Prefettura a Napoli domenica. Assieme a una delegazione del rione Sanità presente il premier Matteo Renzi che ha firmato il Patto per la Campania assieme al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. I sacerdoti – con don Berselli c’era anche un altro parroco, don Antonio Loffredo – avevano espresso già nei giorni scorsi preoccupazione e chiesto maggiore attenzione per il quartiere che è stato scenario dell’ennesimo raid di camorra, con due morti e tre persone ferite. E dalle stesse parrocchie e dalle associazioni del rione si era levata lala richiesta di un incontro con il presidente del Consiglio.Domenica a Napoli la firma del Patto per la Campania Domenica da Renzi è arrivata la rassicurazione che la comunità attendeva: «Non verrete lasciati soli». Il presidente del Consiglio ha poi annunciato lo stanziamento di fondi per l'apertura pomeridiana di alcune scuole nei quartieri a rischio di Napoli e ha assicurato la velocizzazione delle procedure per l'installazione di videocamere di sorveglianza. «Siamo abbastanza soddisfatti per gli impegni che sono stati assunti dal premier – ha aggiunto don Berselli. – Per quanto riguarda l’apertura delle scuole i tempi potrebbero essere anche molto brevi. Attenderemo con fiducia sperando che ci siano segnali concreti anche per gli altri due punti da noi evidenziati». Lunedì mattina la conferma del ministro dell'Istruzione sui fondi «Stanzieremo fondi specifici per l'apertura prolungata nelle scuole. Dieci milioni che utilizzeremo per le periferie delle grandi città: non solo Napoli ma anche Roma, Palermo, Bari, Milano e Torino, perché le periferie hanno vita complicata anche al Nord, sia pure per problemi diversi. Servono azioni mirate» ha spiegato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino di Napoli: «Ogni ragazzo che conquistiamo noi è un ragazzo che perdono i clan». Scuole aperte di pomeriggio e d'estateI fondi sono "immediatamente disponibili. Si tratta di utilizzarli per le attività extracurricolari che le scuole possono organizzare nell'ambito dell'autonomia", spiega Giannini. "Gli insegnanti, grazie al piano della Buona Scuola, in questo momento ci sono. Ma naturalmente non basteranno. Non si tratta di prolungare nella giornata l'apprendimento delle materie tradizionali. Si deve puntare sullo sport, sulla musica, che è l'altra grande passione dei giovani, sulle attività di laboratorio per avvicinarli a un mestiere". Per Giannini «bisogna fare in modo che le scuole restino aperte anche d'estate, anche nei giorni festivi. Il rapporto fra insegnanti e ragazzi non può conoscere discontinuità. Ai ragazzi dobbiamo dare un orizzonte. Devono capire che non esistono storie già scritte. In questo senso la scuola non è il problema, è parte della soluzione».

 

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