sabato 9 marzo 2013
​Sono tre donne le vittime della tragedia di questa mattina a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, per l'esplosione di una bombola di gas di una rosticceria ambulante. Si tratta della moglie 50enne del titolare, della figlia 28enne e della cognata.
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Sono tre le donne morte questa mattina a Guastalla in provincia di Reggio Emilia per l'esplosione di una bombola di gas di una rosticceria ambulante. Si tratta delle persone che al momento dello scoppio si trovavano all'interno del furgone che fungeva da stand per le vendite. Il titolare dell'attività di rosticceria ambulante si chiama Francesco Mango, 55 anni, abitante a San'Ilario d'Enza ma originario di Aliano, in Basilicata. L'uomo è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale. Le vittime sono la moglie di 50 anni, la figlia 28enne, laureata in giurisprudenza e la cognata, sorella della 50enne. I loro corpi sono stati recuperati nel pomeriggio, gravemente ustionati.

Oltre alle tre donne rimaste uccise, è di undici feriti il bilancio della tragedia. I casi più gravi riguardano duepersone ricoverate in rianimazione all'ospedale di Parma ed una terza a Cesena. Altri feriti sono stati portati all'ospedale di Guastalla.

Il vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, dopo aver appreso la notizia della strage al mercato di Guastalla, ha espresso in una nota "alle famiglie dei defunti e ai feriti la sua vicinanza e la sua preghiera, implorando dal cielo il conforto e l'aiuto di Dio su tutti coloro che sono stati colpiti".

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