venerdì 29 marzo 2013
Gli italiani spendono meno per gli acquisti alimentari: diminuiscono i consumi di frutta (-4,2%), ortaggi (-3%) e carne (macellazioni in calo del 7%). Nemmeno le feste pasquali sfuggono al trend: al ribasso le vendite di colombe e uova.
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​Il carrello della spesa è meno caro perchè si svuota dei prodotti base per l'alimentazione come la frutta (-4,2 per cento), ortaggi (-3 per cento) fino alla carne che registra un calo delle macellazioni del 7 per cento, ma anche per i minor acquisti dei prodotti tipici della Pasqua (-10 per cento) che avrebbero invece dovuto sostenere i consumi rispetto allo scorso anno quando la festività cadeva ad aprile.È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati relativi all'inflazione nel mese di marzo diffusi dall'Istat dai quali si rileva che gli alimentari sono cresciuti del 2,4 per cento.La riduzione del tasso di inflazione riflette - sottolinea l'organizzazione - il clima di depressione nei consumi che coinvolge anche le spese per la tavola pasquale stimate in calo del 10 per cento per un valore di 1,1 miliardi di euro. Pasqua bassa, consumi al ribasso.Nemmeno le prossime festività pasquali sfuggono al generale calo della spesa delle famiglie italiane: secondo le stime degli operatori, le vendite alimentari per la Pasqua segneranno una contrazione media molto pronunciata, nell'ordine del 10%, con una contrazione fino al 7% per le colombe. La stima è di Fiesa, l'associazione di categoria Confesercenti che riunisce gli esercenti specialisti di alimentazione.Tra gli operatori commerciali del settore le aspettative sono improntate a forte preoccupazione: sulla base degli ordini ricevuti fino ad ora, gli esercenti Fiesa si attendono infatti una sostanziale diminuzione delle vendite totali rispetto a Pasqua 2012, anche se sulla spesa finale inciderà molto l'aspetto meteorologico. La crisi economica, occupazionale e politica ha compresso il reddito globale delle famiglie italiane. Un fattore che ha contribuito a generare un clima di pessimismo, di cui risente anche il mercato dei prodotti tipici della Pasqua.Nello specifico, sul fronte dei dolci tipici, la previsione è di una calo degli acquisti tra il 5% e il 7% per le colombe e dell'8% per le uova. Lieve calo anche per le carni, con una contrazione del 10% per gli agnelli. Sui salumi si registrerà una lieve flessione, di circa il 5%. Non sfuggono al calo generale neanche le vendite di pesce, (-3%), nonostante la diminuzione dei prezzi (fino al -10%) che ha riguardato il pesce d'allevamento e le vongole. Stabile il consumo di pesce azzurro, mentre calano decisamente gli acquisti di crostacei e frutti di mare (-8%). Stime in ribasso (-3%) anche per le vendite dei vini.
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