martedì 10 maggio 2016
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Giurerà oggi alle 17 al Quirinale nelle mani del presidente Mattarella il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che torna al Mise per voltare pagina dopo le dimissioni di Federica Guidi. Con una mossa a sorpresa, infatti, Renzi ha annunciato domenica sera in tv (modalità del tutto 'particolare') il ritorno di Calenda al dicastero di via Veneto dopo appena 47 giorni a Bruxelles, quelli trascorsi nella capitale belga per l’altro delicato incarico cui era stato chiamato: fare il rappresentante dell’Italia all’Unione Europea, in una fase di ripetuti dissidi fra Roma e Bruxelles. Per il neo-ministro Pd (ex-Scelta civica) già si profilano due dossier a scadenza ravvicinata: il ddl concorrenza che langue in Senato e il caso Ilva. La nomina è stata accolta da un generale consenso, dal ministro dell’Economia Padoan («Scelta eccellente») all’ex premier Enrico Letta («La persona giusta al posto giusto») allo 'sconfitto' nel toto-nomine degli ultimi giorni, Chicco Testa: «Giustamente il premier ha scelto una persona più giovane e con più energia di me». Ora di toto-nomine ne è partito un altro, per il posto di nuovo vacante a Bruxelles: stavolta sarà un diplomatico di carriera. Si fanno già i nomi di Raffaele Trombetta (oggi a Brasilia), Luca Giansanti e Mariangela Zappia, da un paio di mesi consigliere a Palazzo Chigi.
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