sabato 3 luglio 2010
Il bollettino della Protezione Civile prevede per oggi e per domenica ondate di calore a "Livello tre", il massimo , in molte città del centro-nord. Allerta a Roma, Perugia, Firenze, Venezia, Bologna, Torino e Milano.
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L'ondata di grande caldo preannunciata alla fine è arrivata, con la colonnina di mercurio che in molte città si è avvicinata ai 40 gradi. E con il caldo sale anche l'allerta per i soggetti ritenuti più a rischio: non è escluso che proprio l'ondata di calore abbia contribuito a causare la morte di tre persone, sentitesi male in diverse località del litorale veneziano.Ma quella di ieri non è stata la giornata peggiore del fine settimana, almeno stando al bollettino della Protezione Civile, che prevede per oggi ma soprattutto per domenica ondate di calore a "Livello 3", il massimo, in alcune città del centro-nord. E l'afa sembra destinata a non abbandonarci fino alla fine della prossima settimana.Il sistema di prevenzione delle ondate di calore della Protezione Civile ha segnalato per ieri in sette città (Torino, Trieste, Venezia, Milano, Bolzano, Bologna e Brescia) un'allerta di "Livello 2", quello in cui si prevedono temperature elevate che possono avere effetti negativi sulla popolazione. Oggi, poi, passano al "Livello 2" anche Roma e Perugia, mentre Torino e Venezia "guadagnano" il "Livello 3" di allerta, il massimo. Che vuol dire «condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi» nei quali «è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio». Domenica, infine, sarà una vera e propria giornata "di fuoco": a Roma e Perugia già a "Livello 2", si aggiungeranno anche Firenze, Genova, Rieti e Verona, mentre ben sette città - Bolzano, Bologna, Brescia, Milano, Trieste, Torino e Venezia - saranno al "Livello 3" di allerta.Le città maggiormente coinvolte si stanno attrezzando in vista dell'arrivo dell'afa: Torino ha approntato un "Piano anziani"; Milano ha già pronti 200 volontari e 3mila litri di bevande da distribuire, oltre a servizi come pasti a casa e spesa a domicilio per gli anziani; a Pordenone è attiva una task force per visitare gli anziani e gli indigenti; in Alto Adige cresce il pericolo di incendi nei boschi e la Ripartizione Foreste è in allerta. In alcune città del centro-nord sono stati raggiunti i limiti delle concentrazioni di ozono.   Le persone maggiormente a rischio in queste condizioni di grande caldo sono gli anziani e i non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta. E proprio due anziani figurano tra le tre persone morte oggi in diverse località del litorale veneziano, in seguito a malori che potrebbero essere stati provocati proprio dal gran caldo, anche se gli accertamenti sulle cause dei decessi sono ancora in corso.A tutte le persone ritenute a rischio si consiglia di non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18. In casa, per proteggersi dal calore del sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Gli esperti consigliano di bere molto, consumare pasti leggeri e mangiare molta frutta, evitando bevande alcoliche e caffeina. È consigliabile inoltre indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro, evitando le fibre sintetiche. Se si ha in casa una persona malata, occorre fare attenzione che non sia troppo coperta.
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