Quella del 2011 sarà ricordata in alcuni paesi europei come la più calda e asciutta da oltre un secolo: da un lato lunghe giornate piacevolmente tiepide e soleggiate, dall'altro, lo spettro della siccità che si sta cominciando a temere soprattutto in Francia. "Il governo si prepara ad affrontare gli effetti di una siccità storica", titola a tutta pagina il quotidiano parigino Le Monde, ricordando che quella del 2011 è stata la primavera più calda dal 1900 e la più asciutta da 50 anni, mentre i siti meteo belgi, abituati a prevedere piovose giornate primaverili, esultano: "con le ore di sole degli ultimi giorni, abbiamo superato il record della primavera più soleggiata da quando si fanno osservazioni eliografiche a Bruxelles, ovvero dal 1887".In Francia, del resto, è ancora fresca la memoria della disastrosa siccità del 1976, quando fu decisa una apposita tassa per indennizzare gli agricoltori. Ad oggi, in 56 dipartimenti francesi (oltre la metà dei complessivi 96) sono già state prese misure di restrizione dell'uso dell'acqua, mentre anche nel Regno Unito, in Germania e Russia le temperature degli ultimi due mesi sono state decisamente più alte della media e le precipitazioni più scarse. Il primo effetto della siccità è l'aumento dei prezzi del foraggio: per questo 11 paesi hanno chiesto a Bruxelles, con una lettera resa nota in occasione del Consiglio informale dei ministri dell'Agricoltura che si è tenuto in Ungheria nei giorni scorsi, sostegno per il comparto dell'allevamento. Si tratta di Belgio, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Olanda, Austria, Polonia e Portogallo.