sabato 2 aprile 2016
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REGGIO CALABRIA S indaci nel mirino, assieme ad assessori, consiglieri e dirigenti comunali. È una piccola guerra silenziosa quella che si combatte quotidianamente in Calabria, ma spesso resta lontana dai riflettori. Due giorni fa è stato incendiato un casolare agricolo di proprietà del primo cittadino di Zaccanopoli, piccolo centro del Vibonese, Pasquale Caparra (Pd), ricercatore universitario. All’interno erano custoditi attrezzi agricoli. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco mentre le indagini sono condotte dai carabinieri. Ieri il vicepresidente del consiglio regionale, Francesco D’Agostino, ha manifestato «vicinanza piena al sin- daco Mario Masso» per l’incendio che ha distrutto l’archivio del Comune di San Pietro Caridà, nel Reggino. La drammaticità della realtà calabrese è stata cristallizzata dal dossier sugli 'Amministratori sotto tiro' realizzato da Avviso pubblico e presentato a metà marzo a Roma alla presenza del viceministro dell’interno Filippo Bubbico, della senatrice e presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli amministratori locali minacciati Doris Lo Moro e del consigliere delegato alla città metropolitana di Reggio, Riccardo Mauro, che ha stigmatizzato la situazione della Calabria che «è oggi la regione con il maggior numero di atti intimidatori nei confronti di imprese e amministratori. Abbiamo la necessità di portare all’attenzione delle istituzioni nazionali questa che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza. Il nostro territorio è di gran lunga il più colpito da intimidazioni di tipo mafioso», ha marcato Mauro. Domenico Marino
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