mercoledì 11 settembre 2019
Il governatore veneto Zaia si impegna a rimuovere le cause della crisi
Gardini, Cardinali, Zaia e Arduini

Gardini, Cardinali, Zaia e Arduini

COMMENTA E CONDIVIDI

Speranza, ma anche grande cautela: per salvare il Pio XII di Misurina occorrono fatti nuovi capaci di sovvertire il trend negativo dei ricoveri, ampiamente insufficienti a garantire la sopravvivenza della struttura per la cura dell’asma di bambini e adolescenti. È lo stato d’animo dei vertici dell’Opera diocesana San Bernardo degli Uberti di Parma, cui fa capo il Pio XII, dopo l’incontro di ieri col governatore della Regione Veneto Luca Zaia che «si è speso per trovare soluzioni vere», come spiega Elena Cardinali, direttore generale dell’Opera.

«Un impegno che apprezziamo molto – prosegue la manager –, ma la situazione ora esige che sia sbloccata l’accessibilità della struttura per le famiglie rimuovendo le strettoie procedurali dopo la prescrizione da parte dei pediatri di soggiorni a Misurina per minori con problemi respiratori». La novità di ieri è che Zaia si è impegnato a «un’azione di animazione con la rete dei pediatri » e a «portare la questione a livello nazionale » con una «sensibilizzazione presso i miei colleghi presidenti sulla realtà di questo Centro» – eccellenza assoluta in Italia, fra i 3 soli centri europei specializzati –, confermando lo stanziamento di un milione e 200mila euro per la convenzione nel 2020. «Ripeto per l’ennesima volta – ha aggiunto Zaia – che la Regione non ha alcuna intenzione di chiudere il Centro di Misurina anche perché, essendo privato, non ne avremmo i poteri. Andiamo invece avanti nella direzione del rilancio. Nel management di Misurina, anche oggi, ho trovato competenza e disponibilità».

La delegazione di Parma – oltre a Elena Cardinali anche il presidente dell’Opera Roberto Arduini e il direttore scientifico dell’Istituto Federica Gardini – ha ribadito che per scongiurare la chiusura del Pio XII annunciata per fine anno è indispensabile piena unità di intenti e un intervento efficace sui problemi che hanno condotto a questa situazione. La decisione di cessare l’attività dunque non è ancora sospesa: entro fine ottobre sarà indispensabile osservare segnali di cambiamento strutturale, mentre la stessa Opera azionerà ogni canale per far apprezzare il 'metodo Misurina' ai migliori centri clinici pediatrici italiani. Il tempo stringe, ma il Pio XII si può salvare. Tutti insieme.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: