mercoledì 22 maggio 2019
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Matteo Salvini, incurante delle critiche sull’utilizzo dei simboli religiosi, ieri in una diretta Facebook ha esibito e baciato un crocifisso, definendo «surreale la polemica sul rosario». Proprio ieri a criticare l’ostentazione dei simboli religiosi a fini politici era intervenuta l’associazione 'Agire politicamente'. «Un’impropria intromissione e una profonda ferita alla sensibilità di ogni cittadino, non solo credente, tanto più per i toni irrispettosi e supponenti».

Così il coordinamento di cattolici democratici aveva stigmatizzato «l’utilizzo strumentale della religione da parte di leader politici nella speranza che ciò giovi al proprio personale successo elettorale». Questo atteggiamento fa emergere, ha scritto il sodalizio, «con preoccupante evidenza il punto di degrado a cui è giunta la nostra politica nazionale». Un fatto di per sé «inaccettabile», ma che «assume una ulteriore gravità» se a compierlo è chi rappresenta istituzioni pubbliche».

Ieri intanto una busta con un proiettile calibro 9, indirizzata a Salvini, è stata intercettata al Centro di smistamento postale di Roma e sequestrata dagli artificieri della polizia. «Non mi fanno paura e non mi fermo», ha commentato il ministro, che ha ricevuto ampia solidarietà a partire dai presidenti di Camera e Senato.

I pm di Roma hanno aperto una indagine. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale, che ha delegato le indagini alla Digos, procede per il reato di minacce aggravate.

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