giovedì 2 maggio 2013
​Dal bollettino diramato dal policlinico Umberto I emerge che «è necessario prolungare il monitoraggio» in quanto l'edema impedisce di quantificare il danno neurologico.
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​Rimane riservata per altre 48 ore la prognosi del brigadiere dei carabinieri Giuseppe Giangrande, ferito domenica scorsa durante la sparatoria davanti palazzo Chigi. Dal bollettino diramato dal policlinico Umberto I emerge che "è necessario prolungare il monitoraggio" in quanto l'edema impedisce di quantificare il danno neurologico."Il carabiniere Giangrande non parla ancora ma è lucido". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che oggi è andato al Policlinico Umberto I dove è ricoverato il brigadiere ferito gravemente davanti a Palazzo Chigi. Alemanno, assieme alla moglie Isabella Rauti, ha incontrato la figlia e i fratelli di Giuseppe Giangrande.
"Ho testimoniato loro - ha detto Alemanno - l'affetto che tutti i romani hanno per lui e per la sua famiglia. Siamo vicini alla famiglia e faremo tutto quello che è possibile fin quando Giangrande resterà a Roma. Anche per il futuro di sua figlia". Alemanno ha incontrato la figlia di Giangrande e i due fratelli."Vorrei incontrare Preiti per 5-10 minuti, per guardarlo negli occhi" dice Ciro Giangrande, uno dei fratelli del brigadiere ferito. Alla giornalista che gli riferisce come Luigi Preiti pensasse di suicidarsi in albergo prima della sparatoria, Ciro Giangrande risponde: "Se l'avesse fatto prima non sarei qui, ma al mio paese, alla festa del patrono di Monreale". Sulle scritte pro-Preiti comparse in varie città d'Italia il fratello del brigadiere commenta: "Non ci interessa, non ci facciamo caso, siamo persone oneste e pulite".
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