lunedì 4 dicembre 2017
Operazione Free flight: individuati da carabinieri e guardie volontarie volatili catturati illegalmente e venduti come di allevamento con documentazione contraffatta. Denunciate 10 persone
 Sequestrati da Forestali e Lipu a Reggio Emilia 355 uccelli protetti
COMMENTA E CONDIVIDI

Hanno provato ad approfittare della Fiera Internazionale ornitologica di Reggio Emilia per cercare di vendere, spacciandoli per animali di allevamento, uccelli selvatici protetti, catturati in natura. Ma gli è andata male. L'operazione "Free flight", volo libero - effettuata dai Carabinieri forestali e da cinque volontari della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) - si è conclusa con un bilancio di dieci denunce, e 335 uccelli sequestrati, di cui 6 di specie esotica. Sei le sanzioni amministrative decise per violazioni in materia di trasporto e benessere degli animali, per un valore stimato che si aggira sui 50 mila euro. Controllati tra il 24 e il 26 novembre 14 stand, 72 persone e 42 automezzi. I reati contestati sono la contraffazione e l'uso abusivo di pubblici sigilli, l'illecita detenzione e il commercio di avifauna protetta nonché l'acquisto di cose di sospetta provenienza.

L'attenzione dei militari si è concentrata sulla rintracciabilità degli esemplari sottoposti a controllo e, quindi, sulla verifica degli anelli identificativi e sulla documentazione attestante la provenienza. Gli uccelli allevati devono portare un anellino sulla zampa con la siglia della Foi, la Federazione ornicoltori italiani, e dati per risalire con sicurezza agli allevatori. Moltissimi animali protetti, catturati in natura, avevano anelli contraffatti, simili a quelli che devono essere applicati gli esemplari di allevamento, ma palesemente contraffatti per quanto riguarda le dimensioni, lo spessore, l'altezza e il diametro esterno. Tra le specie illegalmente detenute sono state trovate il cardellino, il verzellino, il frosone, il pettirosso, la peppola, il fringuello, la capinera, il pettazzurro e una specie di pappagallo, l'Inseparabile testarossa. Per quest'ultima specie, inclusa nella normativa Cites (Convenzione internazionale sul commercio delle specie minacciate di estinzione) che vieta il commercio internazionale di animali selvatici, i 6 esemplari sono stati sequestrati in quanti posti in vendita senza la documentazione che ne attestasse la legittima provenienza.

Ai Carabinieri forestali, oltre che i volontari della Lipu, si sono affiancate la Polizia stradale, che ha effettuato controlli al casello autostradale, e, nei pressi della Fiera, la Polizia municipale di Reggio Emilia. Gli uccelli sequestrati sono stati affidati in custodia giudiziaria al centro di recupero "Il Pettirosso" di Modena, mentre quelli esotici al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone in Sasso Marconi (Bo). Gli animali, dopo una valutazione veterinaria e l'assenso del pubblico ministero titolare delle indagini, verranno liberati in ambienti idonei per la singola specie.


«Esprimiamo gratitudine ai Carabinieri forestali per la brillante operazione messa a segno - commenta Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu - e siamo fieri di aver collaborato con le nostre guardie volontarie a questo blitz, che conferma la Fiera di Reggio Emilia come evento da seguire con estrema attenzione. Speriamo che gli oltre 300 esemplari possano al più presto essere liberati, per riguadagnare la libertà che spetta loro e che è stata ingiustamente e violentemente sottratta».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: