martedì 25 agosto 2015
​Per tutti la procura di Trani ipotizza i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso. L'inchiesta è quella sulla morte di Paola Clemente, la 49enne deceduta lo scorso 13 luglio.
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Ora gli indagati sono tre. Per tutti la procura di Trani ipotizza i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso. L'inchiesta è quella sulla morte di Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne e madre di tre figli deceduta lo scorso 13 luglio mentre lavorava all'acinellatura dell'uva nelle campagne di Andria.Nelle ultime ore, infatti, il pm del Tribunale di Trani che coordina l'inchiesta, Alessandro Donato Pesce, ha iscritto nel registro degli indagati una terza persona. Si tratta di Salvatore Filippo Zurlo, dipendente dell'azienda di trasporti che si occupava di accompagnare i braccianti nelle campagne di Andria. Zurlo era alla guida del pullman che percorreva la tratta da San Giorgio Ionico (Taranto), città di residenza della donna, ad Andria, il giorno del decesso. Oltre a lui la Procura di Trani ha ipotizzato nei giorni scorsi gli stessi reati nei confronti di Ciro Grassi, titolare dell'azienda di trasporti, eLuigi Terrone, uno dei responsabili della società 'Ortofrutta Meridionale' di Corato (Bari) per conto della quale la donna stava lavorando dopo essere stata assunta da un'agenzia interinale.L'iscrizione nel registro degli indagati di Zurlo ha fatto slittare di alcune ore l'autopsia, prevista per questa mattina e invece eseguita nel pomeriggio nel cimitero di Crispiano (Taranto), dove Paola Clemente era stata tumulata. L'avanzato stato di decomposizione del corpo della vittima, esumato su disposizione della magistratura tranese, non ha consentito ai medici legali di effettuare un'autopsia approfondita e di aver risposte immediate. Si dovrà dunque attendere l'esito degli esami istologici e tossicologici eseguiti sul cadavere per conoscere le cause della morte e individuare eventuali relazioni con il lavoro nei campi e l'utilizzo di fitofarmaci.  Il pm ha conferito l'incarico per l'autopsia, la cui relazione conclusiva sarà depositata entro 90 giorni, al medico legale Alessandro Dell'Erba e al tossicologo Roberto Gagliano Candela. Agli accertamenti nel cimitero di Crispiano, durati poco più di un'ora ed eseguiti subito dopo l'esumazione del corpo, hanno partecipato anche i medici legali, consulenti di parte, Francesco Introna per gli indagati e Biagio Solarino per la famiglia della vittima.
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