venerdì 15 maggio 2020
Da lunedì 18 via ogni limite agli spostamenti nella stessa Regione e possono riaprire tutte le attività. Movimenti fra Regioni diverse bloccati fino al 2 giugno
Bozza nuovo decreto: dal 3 giugno spostamenti liberi tra Regioni

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

La "Fase 2" entra sempre più nel vivo. La prima bozza del nuovo decreto-legge che il governo Conte potrebbe approvare oggi o, più probabilmente, domani (e che sarà in vigore fino al 31 luglio prossimo) disciplina i prossimi passi. Innanzitutto, da lunedì 18 maggio sarà di nuovo possibile per gli italiani spostarsi liberamente all'interno della propria Regione ed è consentita la riapertura a tutte le attività produttive e commerciali. Un altro "muro" sarà poi abbattuto mercoledì 3 giugno (dopo la festa della Repubblica), quando torneranno consentiti anche gli spostamenti tra Regioni diverse, salvo possibili limitazioni - specifica la bozza - "in relazione a specifiche aree del territorio nazionale. secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente" in determinate zone particolari.

Dal 18 maggio, quindi, si potranno anche incontrare senza problemi gli amici all'interno della stessa Regione e non più solo i congiunti. Molto probabilmente, di conseguenza, non servirà più l'autocertificazione. Fino al 2 giugno, invece, vengono vietati i trasferimenti e gli spostamenti in Regioni diverse, se non per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Viene comunque consentito, così come avviene oggi, il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residente.

Quanto a negozi e fabbriche, la bozza di decreto precisa che, fermo restando il rispetto delle linee-guida stabilite per l'intero territorio nazionale dall'Inail e dal Comitato tecnico scientifico, "le singole Regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti" appunto nei protocolli o nelle linee-guida nazionali. Inoltre, anche in questo caso potranno sempre essere poi adottate specifiche misure limitative, nel caso sorgessero problemi di ordine sanitario. Il decreto costituisce solo una cornice di riferimento generale; non entra, invece, nel merito delle singole misure (come il distanziamento che dovrebbe passare a 2 metri, ecc.), la cui definizione sarà probabilmente affidata a un nuovo Dpcm che potrebbe essere varato nelle prossime ore in simultanea al decreto-legge.

Dal 3 giugno, poi, scatta la tappa successiva: gli spostamenti sul territorio nazionale torneranno a essere consentiti, ma potranno essere limitati con provvedimenti riguardanti specifiche aree, a seconda della condizione sanitaria. Rimane il divieto assoluto di spostamenti per le persone poste in quarantena perché positive o entrate in contatto con altri contagiati. Inoltre, il sindaco di ogni città può disporre la chiusura temporanea di alcune aree pubbliche nel caso in cui non si possa garantire il rispetto delle misure di distanziamento.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: