giovedì 29 dicembre 2016
L’uso di razzi e bombette per festeggiare l’arrivo del nuovo anno lascia sempre una scia di feriti. L'anno scorso sono stati 190, di cui 16 gravi. I suggerimenti della Polizia per non farsi male
(Foto Polizia di Stato)

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Il conto alla rovescia verso la mezzanotte del 31 dicembre non è ancora partito, ma in tutta Italia molti hanno iniziato da tempo ad approvigionarsi di raudi, girandole, razzi e miccette, ma anche di ordigni ben più rumorosi e spesso davvero pericolosi. Anche a Roma, l'arrivo del 2017 sarà salutato in modo rumoroso, dopo il via libera del Tar del Lazio (che ha sospeso l'ordinanza del sindaco di M5S Virginia Raggi, che avrebbe voluto vietare i botti). Ma ciò non vuol dire che, nel dare fuoco alle polveri, non si debba usare la massima prudenza. Perché le esagerazioni nel festeggiare l’arrivo del nuovo anno (in alcune città, lo scoccare della mezzanotte viene salutato addirittura con colpi d'arma da fuoco) lasciano infatti una scia di feriti e, a volte, di morti.

Nel 2015 feriti in calo

La lotta senza quartiere delle forze dell'ordine all'utilizzo dei “botti” non autorizzati va avanti tutto l'anno, ma si intensifica durante le festività di dicembre. Negli ultimi anni, i numerosi sequestri e l'attività di prevenzione di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ha ridotto gli episodi tragici. Secondo i dati della Pubblica sicurezza, lo scorso anno si sono registrati 190 feriti a fronte dei 253 del 2014, anche se sono aumentati i feriti gravi (cioè con oltre 40 giorni di prognosi) da 12 a 16. I ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più colpiti dalle esplosioni. E molti incidenti avvengono il giorno dopo, a causa dei botti inesplosi trovati per strada e maneggiati incautamente.

I sequestri

L'ultimo sequestro, in ordine di tempo, è avvenuto poche ore fa a Sesto San Giovanni, nel Milanese, dove gli agenti del commissariato locale hanno scovato, nascosti in una cantina, 150 fuochi d'artificio artigianali. Avvisati da un residente, che aveva segnalato la presenza di due persone nelle cantine del proprio edificio, i poliziotti hanno fatto un controllo in via Carlo Marx. Al loro arrivo, i due uomini sono scappati. Nella cantina, insieme ai botti illegali, la polizia ha trovato dei veri e proprio "tubi di lancio" in acciaio.

Le norme

A norma di legge, i botti non debbono mai essere utilizzati dai minori di 14 anni; chi li vende a minori è sempre perseguibile. Gli incidenti più gravi derivano quasi sempre dall'uso di prodotti illegali. Tutti i prodotti pirotecnici autorizzati devono avere sulla confezione un'etichetta che riporti: gli estremi del provvedimento del Ministero dell'Interno (per quelli non provvisti della marcatura CE) che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice, il Paese di produzione e l'importatore; la categoria, le principali caratteristiche costruttive e una descrizione chiara e completa delle modalità d'uso.

Dal pallone di Maradona alla bomba Bin Laden

I prodotti privi di un'etichetta di questo genere non sono in regola e sono dunque da considerarsi "fuochi proibiti". Vendere qualsiasi prodotto pirotecnico non riconosciuto dal Ministero dell'Interno o privo di etichetta regolamentare è vietato dalla legge. Nel corso degli anni, la fantasia dei realizzatori ha affibbiato a ordigni micidiali nomi fantasiosi, come il "pallone di Maradona", o perfino funesti, come la bomba "Osama Bin Laden". Sono prodotti illegali e pericolosissimi, avverte la Polizia, e la legge prevede il carcere non non solo per chi li vende, ma pure per chi illegalmente acquista o utilizza quel genere di fuochi. Tra le cosiddette "bombe carta", ci sono temibili ordigni che contengono anche 2 o 3 chili di esplosivo a basso potenziale, con notevoli potenzialità distruttive. Ma gli artificieri della Polizia suggeriscono di stare attenti anche a oggetti dall'aspetto apparentemente più "normale", con minor polvere pirica, che si presentano come un cilindretto più o meno allungato e di diverso diametro, perché "possono causare danni irreparabili agli arti, alla vista o all'udito". Anche le innocue "stelline", se maneggiate senza le dovute attenzioni, possono causare lesioni gravi.

I consigli degli artificieri

Attenzione agli abiti che indossate, quando usate un fuoco d'artificio. Mai mettere giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive, perché "basta una scintilla per trasformare quegli indumenti in micidiali trappole". E' uno dei consigli degli esperti artificieri della Polizia, che hanno deciso di usare anche i social network per diffondere un decalogo di suggerimenti e inviti alla prudenza: dai video sul canale Youtube della Polizia, fino a Twitter e Facebook.

Fra i "no" tassativi, c'è quello all'uso di armi da fuoco, anche se regolarmente detenute: sparare in luogo pubblico con fucili, pistole e, intaluni casi, anche con armi giocattolo, oltre a essere pericolosissimo, è un reato punibile con l'arresto. Ancora, spiegano artificieri di lunga esperienza come Salvatore Timpano, è opportuno "accendere la miccia solo all'aperto, il più possibile lontano dalle abitazioni". Razzi e altri botti di qualsiasi natura non devono essere mai puntati verso le finestre o i balconi di costruzioni vicine e tanto meno in direzione di altre persone, nemmeno per scherzo. Il momento dell'accensione è quello in cui va usata assoluta prudenza: è vitale accendere un fuoco alla volta, evitando che ci siano altri fuochi vicini. Durante l'uso, è bene tenersi alla larga da oggetti infiammabili come tende, divani, tappeti, sterpaglie secche o perfino alcool o benzina.

L'angoscia degli amici a quattro zampe

Un appello ad evitare i fuochi a Capodanno proprio per salvaguardare gli animali arriva dalla Lav e dal Wwf. Soprattutto i cani, di qualsiasi razza, hanno paura dei botti. Non bisogna lasciarli all'aperto ma tenerli in casa. Meglio dunque evitare di sparare botti vicino ai nostri "amici a 4 zampe", ricordando che un cane impaurito potrebbe scaricare la sua paura e mordere chi gli sta vicino, anche se è il suo amato padrone.

L'appello del Moige a tutti i genitori

"Ogni anno i nostri figli sono le vittime innocenti dei botti di San Silvestro; pertanto, chiediamo con forza a tutti i genitori, familiari e parenti di tenere lontani i bambini da ogni tipo di petardo, fuochi d'artificio e armi da fuoco. Prestiamo loro la massima attenzione e non permettiamo che, attratti dalla curiosità, possano far esplodere dei petardi, anche piccoli, o raccolgano oggetti inesplosi e apparentemente inoffensivi". Lo chiede, in un accorato appello, il Movimento genitori (Moige), invitando a non ricorrere mai - sia per la sicurezza dei minori che per non alimentare un sistema di illegalità - all'utilizzo di prodotti esplosivi illegali, acquistandoli solo da rivenditori muniti di licenza di pubblica sicurezza. Il Moige si appella pure agli esercenti, affinchè non vendano prodotti pirotecnici ai minori: "Solo con la massima responsabilità e collaborazione di tutti possiamo fermare il consueto bollettino di guerra di Capodanno, coi nostri figli vittime inconsapevoli di incidenti mortali o nei quali riportano lesioni permanenti che pregiudicano una vita sana e felice", argomenta la presidente nazionale dell'associazione, Maria Rita Munizzi, ricordando a tutti che "il modo migliore per proteggere i nostri figli è evitare assolutamente i botti di fine anno".

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