martedì 8 maggio 2012
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​A Verona il centrodestra si è suicidato decidendo di togliere l'appoggio al suo sindaco uscente e rimedia (Pdl, Udc, Fli, Nuovo Psi) un increscioso 8,83%, battuto persino dai grillini di Gianni Benciolini (9,35%). Flavio Tosi, con la Lega Nord 5 (che ottiene appena il 10,7%) e un gruppo di sei liste civiche capitanate da Per Verona (37,19%) supera il 57% e vince largamente al primo turno con una "limatura" di appena 3 punti rispetto al 60,1% del 2007. Il centrosinistra se la cava con un 22,7% ma resta dieci punti sotto il dato del 2007. Un risultato chiaro ma del tutto particolare rispetto al quadro generale: Tosi è un sindaco uscente fortemente radicato nel centrodestra che ha deciso (e l'ha fatto per tempo) di svincolarsi dai partiti scegliendo una strada personalistica e vincente.Genova. Marco Doria (candidato del centrosinistra) 3 ha ottenuto il 48,31% e andrà al ballottaggio con Enrico Musso (ex deputato Pdl passato al misto e candidato per una lista civica di centro) con il 15%. Ottimo risultato per il candidato grillino Paolo Putti, che sfiora il ballottaggio con il 13,86%. Il dato dei grillini va al di là delle più rosee previsioni mentre il candidato Pdl Pierluigi Vinai non sembra in grado di va oltre il 12,88% e il Pdl scende addirittura al 9,2% (nel 2007, Forza Italia e An raggiungevano insieme il 29%).  Il Pd ottiene quasi il 24% con la lista Doria oltre l'11, l'Idv al 6%, il Sel al 5% e la Federazione delle sinistre al 2,3%. Nel 2007, l'Ulivo era al 34,4%, l'Idv al 3,6%,  Rifondazione al 6%, Comunisti italiani e verdi facevano in tutto il 4,7. Il centrosinistra, dunque, ridistribuisce al suo interno il voto, ma la somma cambia di poco. La Lega Nord è al 3,8%, in linea rispetto al 2007, anche se alle politiche del 2008 era arrivata al 6,8%.Palermo. A Palermo lo scrutinio procede a ritmi lentissimi. Con i risultati di meno di 400 sezioni su 600 alle 6 del mattino, Leoluca Orlando (sostenuto da Idv e Sinistra ed Ecologia) 4 è accreditato di oltre il 47% e ha un posto sicuro nella corsa che si terrà tra due settimane. L'altro concorrente dovrebbe essere Fabrizio Ferrandelli (Pd, vendoliani ed altri) con il 17%. Ballottaggio a sinistra, dunque, in una città che ha avuto due sindaci consecutivi di centrodestra. Vincenzo Costa (Pdl, Udc, Grande Sud di Miccichè) si ferma al 12% e neppure i centristi di Alessandro Aricò  (Fli, Api, Mpa) riescono a far meglio di un 8,7%. Positivo il risultato di Maria Anna Caronia (Mps, Amo Palermo e Cantiere Popolare) che supererebbe il 7%. Riccardo Nuti (5 stelle) si fermerebbe al 4,9%. Anche a Palermo, dunque, come in tutta la Sicilia, la geografia politica sembra del tutto ribaltata. Addio al centrodestra del "cappotto", ma anche la stagione del centrismo con Udc e Mpa ciascuno intorno e sopra il 10%, sembra tramontata. Dietro a Orlando c'è sicuramente un forte movimento di opinione che, finora non sembra coagulato in uno schieramento politico chiaro.Parma. Nell'Emilia ricca emergono i grillini 6. Pochi avevano previsto che Federico Pizzarotti (Movimento 5 Stelle) sarebbe arrivato al ballottaggio. Invece è andata proprio così. E, fra due settimane, il candidato grillino (19,47%) se la vedrà con quello del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli che partirà dal 39,20%. Elvio Ubaldi (Udc e civiche), già sindaco della migliore stagione del centrodestra si ferma al 16,35, mentre il Pdl letteralmente sparisce. Il suo candidato Paolo Buzzi (vicesindaco uscente) ottiene il 4,8%. Alle politiche del 2008, il Pdl ottenne il 28,7. La Lega Nord (Andrea Zorandi) si ferma al 2,7% (9,4% alle politiche 2008). Il centrosinistra, tutto sommato tiene: il 39,20% di Bernazzoli è di poco inferiore al 43,4% di Alfredo Peri delle comunali 2007 e al 45% complessivo delle politiche 2008. Senza contare che Bernazzoli, questa volta, parte favorito al ballottaggio. Anche se i grillini potrebbero riservare sorprese.Gli altri capoluoghi. Pdl in liquefazione, spesso superato dai grillini, molti ballottaggi, qualche conferma del centrosinistra e qualche ribaltone a favore sempre del centrosinistra. Poche conferme al primo turno dall'una e dall'altra parte. E' quello che appare da una rapida analisi del voto negli altri (22) comuni capoluogo. In Lombardia, ad esempio si andrà al ballottaggio sia a Como che a Monza. In entrambi i casi i sindaci uscenti erano di centrodestra. A Como il centrosinistra 7 è al 35,5 e il centrodestra appena al 13,1%. La Lega (al 6,9%) e i grillini (al 4,9%) fanno peggio delle liste civiche, che ottengono il 9,8% e l'8,3%. Situazione simile a Monza 8 col centrosinistra al 38,2% e il centrodestra al 20%; i 5 Stelle vicini alla Lega (9,7% a 11,2%).
In Piemonte suona la ritirata per il centrodestra che sarà presente ai ballottaggi ad Alessandria 9 (19,25%) e Asti (29,5%) 10, in entrambi i casi con un centrosinistra tra il 35 e il 40 per cento. Ma resta fuori a Cuneo 11 dove il ballottaggio sarà cosa tra centrosinistra (30,6) e centristi (36,1%). Il candidato del Pdl (7,5%) è superato dalla Lega (9,7%) e addirittura dai grillini (8,3%).In Liguria, oltre a Genova, si votava a La Spezia 12 dove si conferma il centrosinistra di Federici con il 52,5%. Il centrodestra è fermo al 15,2% e i grillini raggiungono il 10,7%. In Veneto, oltre a Verona, era in palio il comune di Belluno 13. Il ballottaggio sarà tra centrosinistra e una lista civica entrambi intorno al 25%. Il Pdl è al 23%, i grillini al 10%, l'Udc all'8,3% e la Lega Nord appena al 4,8%. In Friuli si votava a Gorizia 14 dove si conferma il sindaco di centrodestra Ettore Romoli con il 51,5%.Toscana. A Lucca (amministrazione uscente di centrodestra) 15, il Pdl è al 14,6% e resta fuori dal  ballottaggio tra centrosinistra (46,8%) e Udc (15,7). Grillini al 7,6%. A Pistoia si conferma 16 il centrosinistra con Samuele Bertinelli che ottiene quasi il 60%. Il Pdl è al 16%.
Emilia Romagna. Si votava anche a Piacenza  17dove sarà ballottaggio tra centrosinistra (47,1%) e centrodestra (31%), con i grillini al 9,8%.Abruzzo. Voto significativo all'Aquila (il primo dopo il terremoto) 18. Il sindaco uscente Massimo Cialente (40,7%) andrà al ballottaggio contro il centrista De Matteis (29,6%). Il Pdl sparisce (8,1%).Molise. A Isernia 19 sarà ballottaggio tra il centrodestra (45,7%) e il centrosinistra (30,7%).
Due capoluoghi (Frosinone e Rieti) al voto nel Lazio, ed entrambi andranno al ballottaggio. Nel centro ciociaro 20 il sindaco uscente Michele Marini (centrosinistra) è testa a testa con Domenico Marzi Idv-Psi, mentre Nicola Ottaviani (Pdl) è oltre il 44%. A Rieti 21 il centrosinistra è al 42,9% e il centrodestra al 27%, con il centro al 21%.Puglia. Quattro capoluoghi al voto: si verifica un importante ribaltone. A Brindisi 22 il candidato del centrosinistra Cosimo Consales (53,2%) viene eletto al primo turno. Mauro D'Attis (Pdl) è al 25,5%. A Lecce  23conferma per Paolo Perrone (centrodestra) con il 64%. A Taranto 24 il sindaco uscente di centrosinistra Ippazio Stefano sfiora il passaggio al primo turno, con il 49,5%. Nel ballottaggio il contendente sarà Mario Cito (Lega meridionale e La Destra). A Trani ballottaggio 25 tra centrodestra (45%) e centrosinistra al 29%.Calabria. Un solo capoluogo in palio. Lo spoglio per le elezioni comunali a Catanzaro è stato bloccato a causa delle contestazioni di alcune schede. Al momento, secondo i dati del Viminale, il candidatosindaco del centrodestra, Sergio Abramo, è al 49,9%, mentre quello del centrosinistra, Salvatore Scalzo, è al 42,8%. Le sezioni scrutinate sono 87 su 90.Sicilia. Si rinnovavano (oltre a quello di Palermo) i consigli comunali di Agrigento e Trapani. Ad Agrigento sarà ballottaggio 27 tra il sindaco uscente Marco Zambuto (centrista) e il centrodestra di Salvatore Pennica. Anche a Trapani 28 si tornerà alle urne tra due settimane per scegliere il sindaco tra Giuseppe Maurici (Terzo Polo) e Vito Damiano (Pdl).
 
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