martedì 17 marzo 2020
Sospesi il pagamento dei contributi. Il governo introduce anche un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro
Anziani e badanti

Anziani e badanti - Fotogramma

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Colf, badanti e baby sitter possono continuare a lavorare? «Sì certo, possono continuare a lavorare, anche per loro vanno mantenute le regole di attenzione nella casa, quindi distanza e dispositivi di protezione».

Così la ministra della Famiglia e Pari Opportunità Elena Bonetti ad Agorà. In alternativa al congedo parentale che prevede un’indennità pari al 50% della retribuzione e destinato ai dipendenti del settore privato, il provvedimento Cura Italia appena varato dal governo introduce anche un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro da utilizzare per prestazioni effettuate. È importante sottolineare, tuttavia, che il bonus può essere erogato solo ai servizi di baby-sitting con regolare contratto di lavoro, ossia a tutti quei rapporti regolarmente registrati all’Inps. Per la sospensione degli adempimenti fiscali «ci sarà un vademecum a seconda delle categorie», ha detto inoltre la ministra. «Una delle cose che vorrei segnalare alle famiglie - ha affermato Bonetti - è che sono sospesi i pagamenti dei contributi e dei premi assicurativi per le colf e le badanti».

Per Monica Archibugi, fondatrice de “Le Cicogne”, il bonus potrebbe «incentivare l’emersione del lavoro nero nel settore favorendo la stipula di regolari contratti di lavoro», visto che si stimano in circa 1,2 milioni gli operatori irregolari tra colf, badanti e baby sitter secondo il rapporto sul lavoro domestico di Domina e Fondazione Moressa.

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