giovedì 27 luglio 2017
Un ordigno è esploso nella notte danneggiando un'ala dell'edificio che ospita 64 migranti. Don Casula posta una foto e le parole di Charles di Foucauld.
Bomba contro centro di accoglienza, il parroco risponde su Facebook...
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L'esplosione ha squarciato il silenzio della notte di Dorgali, in provincia di Nuoro. Era un ordigno artigianale, costruito con una quantità elevata di esplosivo da cava, tanto che ha danneggiato in modo serio l'ala laterale dell'edificio accanto alla quale era stato lasciato. Fortunatamente nessuno dei 64 ospiti della struttura è rimasto ferito. Il movente e l'obiettivo dell'attentato è chiaro: nel centro di accoglienza gestito dalla cooperativa The Others sono ospitati 64 migranti e 2 operatori della cooperativa. «Questo è il risultato di mesi di campagne piene di odio razziale» ha puntato il dito il presidente dell'Anci della Sardegna, Emiliano Deiana.

La bomba, comunque, poteva uccidere: l'onda d'urto è stata forte e avrebbe potuto investire i migranti, che dormivano a pochi metri dalla porta laterale. Gli ospiti, tutti ragazzi tra i 18 e i 30 anni, vivono nella struttura, nella frazione di Su Babbu Mortu, da un anno. Finora la loro presenza non aveva suscitato tensioni nel paese, amministrato da una giunta M5S. "Sono sconcertata, è una notizia per me inaspettata, anche perché il paese ha reagito benissimo all'arrivo dei ragazzi e si è prodigato in varie attività di
inclusione", commenta la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello. Questo pomeriggio è stato convocato il Consiglio comunale.

Intanto il parroco di Santa Caterina d'Alessandria, don Michele Casula, ha reagito all'attentato postando sul profilo facebook della parrocchia una grande foto che ritrae i giovani migranti ospiti di "Su Babbu Mannu" insieme a lui. Accanto all'immagine, le parole di Charles de Foucauld, il religioso francese proclamato beato il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI: "Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora… La pace verrà".


"Forse per tutti noi questo fatto - scrive don Michele - è una occasione per donare agli altri parole 'buone' e mettere da parte sentimenti e parole che certamente non aiutano a crescere… ma specialmente non aiutano i più giovani: facciamo un piccolo
sforzo e lavoriamo per questo!". Poi un invito ai cittadini di Dorgali: "Questa sera alle 20 ci ritroveremo davanti al centro di Su Babbu Mannu per esprimere la nostra vicinanza... si può portare un segno di affetto per questi ragazzi".



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