martedì 20 dicembre 2016
Le perplessità dell'Oref su gestione partecipate e linea C del metrò. Nuova tegola per la giunta Raggi.
I revisori bocciano il bilancio del Comune di Roma
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Una nuova tegola si abbatte sul Campidoglio guidato da Virginia Raggi. L'Oref, organo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, ha dato parere negativo al bilancio di previsione 2017 presentato dall'amministrazione pentastellata. L'annuncio l'ha dato in aula il presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, dopo 4 ore di sospensione dei lavori.

Un flop, dunque, la seduta odierna, i cui lavori sono stati sospesi ma di fatto non sono mai iniziati. Al secondo appello l'assemblea capitolina ha iniziato i suoi lavori con le comunicazioni urgenti del sindaco che ha ringraziato l'assessore Paola Muraro e il vicesindaco Daniele Frongia "per il lavoro fatto fino ad adesso" e rivolto un in bocca al lupo a Luca Bergamo e a Pinuccia Montanari. Poi lascia l'aula tra le proteste delle opposizioni, per recarsi alla messa all'Ara Coeli per i dipendenti comunali. Poca voglia di parlare con i cronisti, dai quali sfugge e si lascia scappare solo che "non temo né parole di Marra né l'esposto di Raineri", rispondendo a chi le chiedeva se teme che dall'interrogatorio di Raffaele Marra emerga un ricatto nei suoi confronti o più l'esposto di Carla Raineri.

In aula i lavori vengono sospesi poco dopo l'uscita di Raggi, e riprendono solo molto più tardi, quando De Vito annuncia la decisione dell'Oref di non dare parere positivo al bilancio precisionale per il 2017. A causa di una non corretta previsione "degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate, dalla realizzazione della linea metropolitana C e
dell'ammodernamento di quelle esistenti".

Immediatamente si scatenano le opposizioni. "La giunta Raggi è riuscita nel capolavoro di farsi bocciare dai revisori il bilancio del comune. Siamo ormai all'incapacità manifesta che rischia di scaricare il peso di continui errori sui cittadini romani", tuona Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario del partito romano, sul suo profilo Facebook. "Ma vedrete che faranno finta di niente e che Beppe Grillo scriverà l'ennesimo post coprendo tutto e prendendosela con i poteri forti o con un complotto alieno - continua - Per non ammettere quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: non sanno e non vogliono fare altro che occupare e gestire il potere. Questo oggi è il M5s a Roma. L'erede della destra peggiore".

"Un altro grande risultato del sindaco di Roma Raggi", lo definisce la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, sottolineando che "per la prima volta nella storia il bilancio di previsione del Comune viene bocciato dall'organismo di revisione economica e finanziaria. Questo vuol dire che la manovra è da rifare e che il Comune rischia il commissariamento.

A poco più di sei mesi dalla sua elezione la Raggi potrebbe battere un altro record: essere commissariata prima da Grillo e poi dal Prefetto". Per la senatrice Pd Monica Cirinnà la bocciatura al bilancio è "l'ennesima tegola che si abbatte su una Giunta di apprendisti stregoni che dimostra tutta la loro incapacità". A questo punto, incalza, due sono gli scenari possibili: "O il sindaco Raggi, convinto della bontà dei suoi numeri approva comunque in giunta e poi in Consiglio comunale il bilancio, pur sapendo che la bocciatura dell'Oref prevede l'invio del documento alla Corte dei Conti e al Ministero dell'Interno. Oppure, sperando nel decreto del governo, dovrà ricorrere all'esercizio provvisorio che prevede che tutti i Dipartimenti procedono ad impegni di spesa mese per mese. Ciò di fatto vuol dire immobilizzare l'attività del Comune". Reazioni che portano il capogruppo M5s in assemblea capitolina Paolo Ferrara a parlare di opposizioni "senza pudore".

Le opposizioni, Pd in testa, si permettono di applaudire e gridare all'annuncio in Aula del parere non favorevole dell'Oref sul bilancio di previsione 2017-2019". E attacca: "Applaudono su uno scenario difficile che hanno creato loro stessi nel corso degli anni". Poi conclude: "Questo è il loro rispetto per i romani. Ma si rassegnino: noi non molliamo e faremo di tutto per difendere i diritti dei cittadini".

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