martedì 13 dicembre 2016
Bocciata l’ordinanza anti-bivacco. Il Tar: provvedimento illegittimo
Bocciata l’ordinanza anti-bivacco
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Aveva fatto discutere la cosiddetta 'ordinanza antibivacco' emessa nei mesi scorsi dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza per vietare accattonaggio, capannelli di persone e consumazione di cibi e bevande all’aperto. Ieri il Tar per il Friuli Venezia Giulia ha giudicato illegittimo il provvedimento, accogliendo il ricorso di un richiedente asilo pakistano, Nawaz Shah.

L’uomo, sorpreso a dormire all’aperto, era stato multato per alcune decine di euro ed è stato supportato nella causa dagli avvocati di Asgi ( Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione). Il provvedimento del Comune è rimasto in vigore fino al 15 novembre scorso e vietava «lo stazionamento di una o più persone » di giorno e di notte, oltre al fatto di consumare alimenti e bevande o di «costruire giacigli, sedute o ripari» in alcune zone del centro cittadino tra la Stazione ferroviaria, quella delle corriere, piazza della Libertà e il comprensorio del Porto Vecchio.

Il Tar ha accolto la tesi difensiva presentata dai legali di Asgi. E ha stabilito che l’amministrazione comunale può varare ordinanze solo per fronteggiare eventi e pericoli eccezionali ed emergenziali che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, e che non possano essere affrontati in via ordinaria. Inoltre la difesa ha sostenuto che non si possono adottare ordinanze che vanno a colpire soggetti in stato di bisogno e totale indigenza che invece di essere tutelate con politiche di prevenzione e tutela dei soggetti deboli, rischiano di essere ulteriormente sanzionate. «Auspichiamo che il Comune di Trieste abbandoni la produzione di ordinanze illegittime che producono disagio sociale e rallentano il corretto funzionamento della pubblica amministrazione, con dispendio di risorse pubbliche e sovraccarico di spese a carico del contribuente e rafforzi invece l’azione di prevenzione verso le fasce più povere», conclude l’avvocato Dora Zappia, referente regionale Asgi.

Pronta la risposta del vicesindaco triestino Pierpaolo Roberti che ha voluto puntualizzare: «La volontà dell’Amministrazione rimane la stessa, adottare tutti i provvedimenti possibili affinché Trieste torni ad essere bella, pulita e sicura». Il prossimo passo è stato compiuto con l’approvazione del nuovo regolamento di Polizia urbana che arriverà in aula consiliare nel 2017 e che riprende molti contenuti dell’ordinanza appena bocciata.

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