mercoledì 4 dicembre 2013
La Coldiretti ferma i mezzi pesanti provenienti dall’Austria. In sei anni chiuse oltre 136mila tra stalle e aziende. Il ministro: «No alla concorrenza sleale»
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Sono migliaia gli agricoltori e gli allevatori che fin dalle prime ore della mattina, sfidando il freddo intenso, hanno invaso la frontiera del Brennero tra Italia e Austria per la mobilitazione "La battaglia di Natale: scegli l'Italia" promossa dalla Coldiretti per difendere l'economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Nel piazzale al parcheggio "Brennero" al km 1 dell'autostrada del Brennero - direzione sud (Austria-Italia) trattori e decine di pullman nella notte, hanno portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia. Gli allevatori schierati attorno al tracciato stradale hanno fermato i camion per sapere cosa arriva e dove va a finire mentre sono sollevati cartelli, per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari: "1 mozzarella su 4 è senza latte", "Italia Germania 3 a 1, undici politici con le palle cercasi" con la foto della squadra vincitrice dei mondiali 1982", "Subito l'etichetta per succhi di frutta, salumi, formaggi e mozzarelle", "il falso Made in Italy uccide l'Italia".Contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all'insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole, ha spiegato, ilpresidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. "Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall'estero attraversano le frontiere serve a riempire barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy", denuncia Moncalvo  sottolineando che "gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta". "Il made in Italy per uscire dalla crisi è una grande occasione", ha spiegato  il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo intervenuta alla manifestazione del Brennero. "Il settore, nonostante la crisi, ha sostanzialmente retto ma bisogna insistere:vanno tutelati i consumatori che devono essere a conoscenza da dove provengono i prodotti e cosa mangiano".
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