sabato 14 gennaio 2017
Il viaggio attraverso l'Africa, la detenzione e le violenze in Libia, la gravidanza inattesa e accolta: così la giovane donna, vent'anni, prova a ricostruirsi una vita a Crotone. Grazie allo sport
Blessing sorride sul campetto di calcio a cinque di Crotone

Blessing sorride sul campetto di calcio a cinque di Crotone

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A bordo campo c’è Bright, nata a Crotone sei mesi fa. Una tifosa speciale per Blessing, sua madre: dopo aver attraversato il canale di Sicilia, oggi, vivono in uno Sprar a Reggio Calabria. Blessing è una ventenne nigeriana con la passione per il calcio. Da qualche settimana si allena con l’associazione di volontariato “Angeli Bianchi” che partecipa al campionato nazionale di calcio a cinque femminile, organizzato dal Centro Sportivo Italiano.

Una storia ordinaria di “tratta”, la sua. Lì, in Nigeria, la vita si era fatta insostenibile. Il suo italiano è acerbo, ogni mattina va a scuola per impararlo, ma riusciamo a farci raccontare la sua esperienza tramite un operatore dello Sprar di Calanna. «Non ho mai conosciuto mio padre; la mia adolescenza è durata poco, sono stata costretta ad andare a lavorare come contadina sin da piccola». Poi la scelta di cambiare vita, con una meta: l’Europa, siamo nel 2015. Ed è l’inizio del suo calvario: giunta in Libia è rinchiusa in una casa di sole donne. Una notte, lasciata da sola, è vittima di una violenza sessuale di un suo connazionale. È il tempo dell’angoscia e della paura, ma dentro di sé sente maturare qualcosa di diverso. Da quell’amore violento, nascerà la gioia più grande per lei: Bright.

In questo percorso non è sola: a Crotone, primo centro di accoglienza nella sua esperienza italiana, incontra il suo attuale compagno. Adesso Blessing può costruire la sua famiglia, qui in Italia. È giunto il tempo di tornare alla “normalità”, nonostante ciclicamente gli “strozzini”, che l’hanno condotta nel nostro Paese, si rifaciano vivi per ricordarle il suo “debito” di decine di migliaia di euro da “scontare” prostituendosi.

C'è bisogno di una scintilla per ridarle il sorriso: durante i colloqui, con gli operatori dello Sprar, emerge l'amore verso il football. Presto fatto: la giovane adesso ha una squadra particolare. Insieme agli allenamenti e alle partite del Csi, gli “Angeli Bianchi” prestano servizio di volontariato ospedaliero presso il nosocomio di Reggio Calabria. Blessing vivrà anche la corsia, vestita da clown, per dare speranza ai piccoli pazienti di Pediatria.

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