sabato 7 settembre 2019
L’uomo ha sferrato al piccolo di 3 anni un colpo alla pancia ed è fuggito. La sua “colpa”? Essersi avvicinato alla carrozzina della figlia. Il piccolo non ha riportato lesioni
Bimbo marocchino preso a calci a Cosenza: coppia denunciata
COMMENTA E CONDIVIDI

A un sorriso e una carezza ha reagito con un calcio. Sferrato con violenza alla pancia d’un bambino di tre anni, di origini nordafricane, che aveva l’unica colpa d’essersi avvicinato al figlio nel passeggino. È successo mercoledì nel centro di Cosenza, tra pub e negozi, saloni da barbiere e abitazioni.

Davanti a decine di passanti che non sono rimasti a guardare, correndo in soccorso del piccolo che s’era accasciato al suolo mentre l’aggressore era scappato via facendo perdere le sue tracce tra la folla lungo l’isola pedonale, sfuggendo pure alla protesta d’un gruppo di cittadini che aveva assistito alla scena. Il piccolo, residente nell’hinterland cosentino, stava giocando in compagnia dei fratellini di 8 e 10 anni mentre la madre era in attesa in uno studio medico. È stato soccorso da personale del 118 e trasportato in ospedale.

Non ha riportato lesioni gravi ma le ferite all’animo non saranno facilmente rimarginabili. In città monta l’indignazione per quanto accaduto, con la polizia che ha esaminato i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti in zona per riuscire a identificare l’aggressore che ieri sera è stato infine individuato e denunciato, così come la moglie.

Si tratta di T.D., di 22 anni, e M.V., di 24 anni. Entrambi, secondo l’accusa, hanno aggredito il piccolo che si era avvicinato alla carrozzina della loro figlia neonata. Dovranno rispondere di lesioni personali aggravate. «Nella sua pazzia – aveva raccontato sui social Jennifer Castigliache, presente sul posto – l’uomo tira un calcio nello stomaco al bimbo più piccolo e gli fa fare un volo di due metri. Corro, avvicinandomi e inizio a gridare. Insieme a me altri passanti si avvicinano, qualcuno della folla gli tira un pugno in testa. Immediatamente cerco di soccorrere il bambino che nel frattempo è diventato bianco e respira a fatica. Un medico nei dintorni lo controlla. Nel frattempo cerco di trovare il b… che si è facilmente dileguato nella folla...».

Sull’episodio interviene anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, sottolineando che «qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia, certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione né deve passare sottaciuto. Non possiamo tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità – conclude Occhiuto – esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella di tutta l’Amministrazione comunale».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: